TheBorderline, gli youtuber dell'incidente a Casal Palocco

TheBorderline, gli youtuber dell'incidente a Casal Palocco

Ventiquattr'ore su una zattera, nascondino in un parco divertimenti, sopravvivenza nel deserto o 50 ore in una Tesla. Sfide nonsense per avere click, challenge per aumentare il numero dei followers tutti giovanissimi, come i cinque youtuber dei The Borderline, collettivo romano con oltre mezzo milione di follower (per l'esattezza 601 mila)che in poco più di tre anni sono diventati tra gli influencer più seguiti.

Cinque ragazzi di cui fino a ieri nessuno conosceva i nomi, fino al terribile incidente costato la vita ad un bimbo di 5 anni forse a causa proprio dell'ultima sfida a bordo di una Lamborghini. E su quel bolide azzurro c'erano saliti, ovviamente, per realizzare l'ennesimo video, l'ennesima challenge - come la chiamano online - per racimolare notorietà e visualizzazioni, visualizzazioni e notorietà. Sono tutti giovanissimi e pronti a qualsiasi cosa pur di realizzare video che lascino a bocca aperta i loro fan.

«Non siamo ricchi ma ci piace spendere per farvi divertire a voi!», scrivono nella descrizione del loro canale YouTube. Come spiegano loro stessi, il principale ispiratore delle loro sfide è MrBeast, 25enne americano celebre per le sue sfide fuori dal comune. E così si ingegnano per cercare sempre nuove idee, da quelle più divertenti a quelle più pericolose. L'ultimo video risale a cinque giorni fa quando hanno cercato di resistere 24 ore su una mini zattera galleggiante in mezzo al lago di Albano, alle porte di Roma. Ma, scorrendo tra i video realizzati dal 2020 ad oggi, spunta di nuovo una Lamborghini, all'interno dello stesso garage che ha affittato loro anche quella con la quale stavano girando il video al momento dell'incidente mortale a Casal Palocco. Questa volta la sfida dei ragazzi era quella di non togliere mai la mano dall'auto, sottoponendosi a gare e sfide strampalate. Ma quella di «vivere» per 50 ore su un'auto senza mai scendere era un'idea che il collettivo di influencer aveva già realizzato 10 mesi fa, ottenendo un ottimo successo con oltre 2 milioni di visualizzazioni.

Numeri che da soli lasciano il tempo che trovano, ma che si trasformano in decine di migliaia di euro di introiti grazie alle inserzioni pubblicitarie. Anche di committenti notissimi. Per questo avevano deciso di replicare il 'format', questa volta noleggiando una Lamborghini e girando per il quartiere dove risiedono, tra Axa, Casal Palocco e Infernetto, piccoli 'paesì a due passi da Ostia e dal litorale romano. Sui loro social sponsorizzavano l'impresa, pavoneggiandosi di aver affittato una Lamborghini da centinaia di migliaia di euro. In uno degli ultimi video pubblicati da uno di loro, il ragazzo si prende gioco delle auto di basso costo, prendendo come esempio proprio una Smart, la city car sulla quale viaggiava il bimbo morto insieme con la mamma e la sorellina. «Sono il protagonista di Fast&Furious 27 - urla davanti al telefonino -. Ma questo con la Smart cosa sta facendo? A bello la macchina tua costa 300 euro usata al Conad». E ancora: «me sembra de cavalcà un drago». E nelle storie di Instagram ieri comparivano con la «Lambo» anche davanti ad un McDonald's. Qualche ora dopo lo schianto fatale, forse distratti proprio da quei video che da stelle li hanno trasformati in meteore del web.

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