Due superperizie per far luce sulla dinamica dell'incidente mortale di Casal Palocco sono state disposte dalla Procura. Una delle consulenze richieste dagli inquirenti riguarda l'aspetto cinematico, per stabilire la velocità a cui viaggiava il Suv della Lamborghini che ha travolto la Smart su cui si trovava, insieme alla madre e alla sorella, il piccolo Manuel Proietti, 5 anni rimasto ucciso nello schianto. L'altro perito dovrà invece rispondere ai quesiti tossicologici legati alla non negatività agli stupefacenti di Matteo Di Pietro, indagato per omicidio stradale.
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Gli esami tossicologici
Su questo punto, i periti dovranno chiarire molti aspetti circa la sua condizione psicofisica al momento del tragico impatto. Il tossicologo forense, Enrico Maria Pagnotta, consulente della procura, ha spiegato: «Risulta incomprensibile che in un capo d'imputazione per omicidio stradale non solo non siano stati eseguiti gli esami tossicologici di conferma (II livello), ma il soggetto non sia stato sottoposto nell'immediatezza ad un esame obiettivo neuropsichico, il quale, come più volte ribadito dalla Suprema Corte, rappresenta "conditio sine qua non" per stabilire una eventuale attualità relativa ad uno stato di alterazione psicofisica, ove vi siano esiti analitici positivi ad una sostanza stupefacente».
La sim card scomparsa
Chi indaga attende risposte dall'analisi dei cinque cellulari sequestrati dopo il drammatico incidente. Mancherebbe all'appello una sim card, che potrebbe dimostrare come i cinque youtuber del gruppo "The Borderline" stessero girando un video da postare online.
Ieri intanto, lontano dai riflettori della stampa, è stato celebrato il funerale di Manuel.
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 22 Giugno 2023, 12:51
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