Incidente di Casal Palocco, emergono nuovi dettagli dall'ordinanza del gip con i domiciliari per Matteo Di Pietro. «Un testimone che era sul luogo dell'incidente ha riferito di avere sentito un ragazzo dell'età di circa 20/25 anni con i capelli castano scuro e con maglia scura il quale avvicinatosi gli aveva detto: “Non ti preoccupare pagheremo e sistemeremo tutto”». È quanto emerge dall'ordinanza del gip di Roma con cui ha disposto i domiciliari per Matteo Di Pietro, il giovane che era alla guida del Suv Lamborghini coinvolto nell'incidente in cui il 14 giugno scorso è morto Manuel, il bimbo di 5 anni, a Casal Palocco, Roma.
Nell'incidente erano rimasti feriti anche la mamma e la sorellina di 4 anni. All'arresto di Di Pietro si è arrivati dopo le indagini condotte da polizia locale e carabinieri, coordinati dal procuratore aggiunto Michele Prestipino. Dall'ordinanza del magistrato emerge, inoltre, che sulla Lamborghini, come riferito dai giovani a bordo, «c'era una video camera GoPro munita di bastone poggiato sul poggia-braccio. In auto era state utilizzate almeno due telecamere. Di Pietro sapeva di essere ripreso all'interno dell'auto, ma non interagiva con la telecamera ed era sempre concentrato alla guida».
Profilo Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout