Fiorello, location itinerante per Viva Rai2: la proposta

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E se Viva Rai2 diventasse uno show itinerante per dar risalto alle periferie di Roma? Questa l'ultima idea giunta a Fiorello da chi, da anni ormai, si occupa di cultura e crescita culturale.

«Fiorello caro». Inizia così la lettera inviata da Lorenza Fruci, ex assessore alla Crescita Culturale di Roma Capitale ai tempi di Virginia Raggi, indirizzata proprio allo showman. L'assenza dai palinsesti Rai del suo programma Viva Rai2 sta diventando un vero e proprio caso

In tanti, da tutta Italia, stanno mandando le proposte per ospitare l'amato show. L'unica cosa certa è che lo show non si farà più in via Asiago, dopo le note polemiche legate al set troppo "rumoroso" per il condominio. Ma è altrettanto chiara l'intenzione di spostare il programma in un'altra sede. Ed ecco, proprio per questo motivo, spuntare anche la proposta dell'ex assessora.  

 

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<h2> Fiorello, Viva Rai2 diventa itinerante? La proposta </h2>

Lorenza Fruci punta a dar risalto alla Capitale. «Con la tua trasmissione da 20% di share, amplificato da beghe di condominio, sei entrato ufficialmente nella storia degli spettacoli della nostra magnifica ma complicata città», scrive l'ex assessora allo showman.  

«Fin dai suoi albori Roma si è mostrata un set naturale per le arti e l’intrattenimento, concedendosi alle idee di visionari e rendendosi fertile alle esperienze innovative, mettendo in conto difficili convivenze tra artisti e cittadini - prosegue Lorenza Fruci -. Dalle Estati Romane di Renato Nicolini al Teatro Tenda di Carlo Molfese a Piazza Mancini, ogni idea che ha trovato forma in un luogo non deputato ne ha segnato la sua storia. Ed è dalle tracce di questo passato che la tua trasmissione può trovare il suo futuro».  

«Se oggi possiamo rivedere il Teatro Tenda nel film Borotalco di Carlo Verdone perché a Piazza Mancini al suo posto c’è un capolinea di autobus, adiacenti alla piazza ci sono i Giardini di Viale Pinturicchio che come amministrazione, su proposta di un gruppo di artisti, nel 2021 volevamo dedicare alla memoria del Teatro Tenda (ma il tempo non è stato galantuomo). Rianimando lo spirito che ha dato vita all’intuizione di Molfese negli anni ’70, questi giardini potrebbero essere la location ideale per la prossima stagione della tua trasmissione: così come Viva Rai2! è una versione attualizzata del varietà che non può vivere in un classico studio tv, anche il tendone da circo, che per dieci anni ha proposto spettacoli teatrali a Piazza Mancini, è stato “un laboratorio artistico nel cuore di Roma, animato da un pubblico eterogeneo formato da gente comune, attori, intellettuali e politici”, dove sono andate “in scena commedie, musical, balletti, spettacoli dai repertori tradizionali e avanguardisti” (estratto da un articolo del quotidiano Il tempo del 1978)». 

«Rievocando invece gli esordi del Teatro Tenda (quando si chiamava “sottocasa”, era itinerante e portava gli spettacoli lontano dal centro), il glass di Viva Rai2!  potrebbe diventare viaggiante e fare il giro delle periferie capitoline. Da Tor Bella Monaca a Ponte di Nona, passando per Primavalle, San Basilio, Laurentino 38, i romani lo ospiterebbero calorosamente nei loro quartieri e si sentirebbero meno soli di quanto non lo siano già. In questo senso il successo di Karaoke nelle piazze italiane ha fatto scuola», propone la Fruci.

 

«E a proposito di periferie, Fiorello caro, conosci il V Municipio? Sei mai stato a Villa Gordiani? È un parco archeologico lungo entrambi i lati di via Prenestina che prende il nome dalla famiglia patrizia che lì aveva le sue proprietà. In questo parco i romani oggi vanno a correre, portano i bambini a giocare e si danno appuntamento per “tubare”; e lo fanno tra i resti di una basilica, un mausoleo e due cisterne. Ecco, lì il tuo glass troverebbe la sua naturale collocazione: nel verde, tra le rovine dell’antichità e su una delle consolari storiche della città. Avresti spazio, luce e pubblico, senza intralciare il traffico o inibire il sonno ai cittadini.  

 

Se invece non potessi fare a meno dell’asfalto per le coreografie di Luca Tommassini, basterebbe seguire il trenino che dalla stazione Termini porta a via Casilina. Qui, all’altezza di Centocelle, si affaccia l’omonimo parco che conserva tre ville archeologiche. Ma anche una pista aerea da dove uno dei due fratelli Wright, famosi aviatori statunitensi, nel 1909 fece decollare “Wright Flyer”, uno dei primi aerei a motore, davanti agli occhi stupefatti di decine di persone. Lì, ancora oggi, c’è una pista di atterraggio che all'inizio degli anni ‘20 fu la base per il primo aeroporto d’Italia. Quale palcoscenico migliore per i tuoi ballerini? Anche qui avresti spazio, luce e pubblico. E una insolita strada da animare».  

«La presenza della tua trasmissione potrebbe essere una leva per la cura di questi luoghi, oggi bistrattati e abbandonati a loro stessi. E sarebbe una nuova occasione per Roma per dimostrare che è ancora capace di non disperdere il talento di un performer urbano come te».


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