Lavora a 63 anni per meno di 4 euro l'ora: «Sopravvivo appena, ma meglio questo che il reddito di cittadinanza»

Aurelio Bocchi ha deciso di far causa all'azienda per cui lavora, percependo uno stipendio ritenuto non dignitoso

Lavora a 63 anni per meno di 4 euro l'ora: «Sopravvivo appena, ma meglio questo che il reddito di cittadinanza»

di Redazione web

Lavorare con turni massacranti, per lunghe ore, per riuscire a pagare bollette, affitto di casa e la spesa. Lo stretto necessario per vivere, a causa di una paga oraria di neanche 4 euro l'ora, per l'esattezza 3,96 euro, quello che percepisce Aurelio Bocchi, 63 anni, dipendente della Civis di Padova, che ha fatto causa all'azienda di vigilanza, dopo la sentenza storica di un altro dipendente, che ha condannato l'azienda a pagare la differenza di stipendio.

Biker di 42 anni sbatte con violenza contro un albero e perde la vita

Bambina di 4 anni sfigurata da un bulldog: la mamma prende a calci il cane e la salva. Alla piccola 40 punti di sutura sul viso

Stipendio da fame

In attesa che anche la sua situazione lavorativa venga risolta, (la sentenza il 6 giugno) Bocchi è costretto a vivere con poco più di 900 euro, paga prevista dal contratto nazionale a seguito del processo di negoziazione fra i datori di lavoro e i sindacati, scrive Il Gazzettino.

«Per arrivare a uno stipendio di sopravvivenza si arrivano a fare fino a 1.200 ore di straordinario l’anno, circa 12 ore di lavoro al giorno» racconta il 63enne, che confessa fare la spesa solo quando ci sono offerte e «vedo ribassi del 40-50% faccio le scorte».

Purtroppo niente macchina e niente uscite extra, perché i soldi non sono sufficienti «Praticamente vivi per lavorare». Ogni mese, infatti, Bocchi, paga circa 600 euro tra affitto e condominio, e restano appena 300 euro per vivere e mangiare. 

Maltempo, si apre voragine: auto inghiottita. Alla guida un uomo di 87 anni

 

Causa all'azienda

Bocchi, divorziato e papà di due figli già grandi, nell'intervista rivela che preferisce comunque lavorare, piuttosto che prendere il reddito di cittadinanza, ma porterà avanti la sua causa aziendale, finché non gli sarà riconosciuto uno stipendio che rispetti la sua dignità di lavoratore.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 10 Aprile 2023, 17:10
© RIPRODUZIONE RISERVATA