La tragedia del Titan si arricchisce di sempre più dettagli. Il sottomarino imploso, diretto verso il relitto del Titanic, è sempre sotto i riflettori di tutto il mondo e la mamma della vittima più giovane Suleman Dawood, Christine Dawood, continua a raccontare nuovi dettagli sul dramma che ha colpito suo figlio e suo marito.
Dopo aver rivelato, infatti, che il giovane avrebbe voluto risolvere il cubo di Rubik sul fondale dell'Atlantico per entrare nel Guinnes World Record, adesso, ha rivelato che su quel sommergibile, inizialmente, avrebbe dovuto esserci lei...
Sottomarino Titan, la mamma: «Dovevo esserci io»
La donna, in una lunga intervista alla Bbc, ha rivelato di non aver mai perso la speranza, anzi.
La donna ha confessato che ha iniziato a temere per suo figlio e suo marito solo dopo qualche ora, quando il sommergibile non faceva più capolino dalle acque ghiacciate dell'Atlantico. «Abbiamo riso e scherzato per ore con tutto l'equipaggio e i familiari delle altre vittime, nessuno aveva capito cosa si stava consumando». E quando la paura è sopraggiunta, lei e sua figlia non hanno mai perso le speranze di riabbracciare i propri cari.
«Per 96 ore abbiamo sperato di ricevere la buona notizia, poi ho capito... Alina invece non ha perso la fiducia fino alla fatidica chiamata che ci ha compunicato dell'implosione». La donna ha confessato che nessuno le aveva detto del rischio che potesse implodere, sennò: «non avrei mai mandato mio figlio e mio marito».
«Dovevo esserci io»
Poi la rivelazione choc che, probabilmente, porterà la donna a tormentarsi per tutta la vita con i sensi di colpa. «Io e mio marito avremmo dovuto immergerci con il Titan nel 2020, poi il Covid bloccò tutto. E alla prima occasione ci hanno richiamati, ma a quel punto Suleman voleva a tutti i costi andare con suo papà per realizzare il record con il cubo di Rubik. Avrei dovuto esserci io là sotto e non mio figlio e non mi perdonerò mai di averlo mandato verso la morte», ha confessato la donna. «Ho fatto un passo indietro per accontentarlo... nessuno di noi pensava potesse essere pericoloso».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 26 Giugno 2023, 19:03
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