Maschere, coriandoli e delizie della tradizione: ecco il “menù” del Carnevale fuori porta
Risalendo la Penisola fino al Piemonte, a Santhià è tutto pronto per il Carnevale più antico della Regione, un evento che coinvolge oltre 2.000 figuranti in una cittadina di soli 9.000 abitanti e “un divertimento che dura da 1.000 anni”, come recita uno degli slogan della manifestazione. Già dal 6 gennaio scorso si sono formate le “Compagnie della pula”, che hanno l’obiettivo di bussare alle porte della zona urbana o extraurbana di competenza per raccogliere i fondi per l’organizzazione della manifestazione. La festa entrerà nel vivo martedì 18 febbraio con il Gran Galà delle Maschere e dei Personaggi Storici, con la presentazione ufficiale della coppia scelta per impersonare Stevulin d’la Plisera e Majutin dal Pampardù: la leggenda narra che si trattasse di una coppia di giovani contadini che giunsero in città in viaggio di nozze, ricevendo dal signorotto locale le chiavi per governarla e amministrarla per tre giorni. Ogni anno “Stevu e Majot” sono impersonati da una coppia diversa, a cui il Sindaco consegna le chiavi simbolo di Santhià; la manifestazione – alla quale faranno da testimonial maschere provenienti da Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria e Lombardia - sarà seguita dal discorso in dialetto di Stevulin, che affronterà con ironia temi di attualità locale e non solo.
Restando in provincia di Vercelli, Borgosesia è già vestita a festa da alcuni giorni grazie a un ricco programma che prevede i cortei mascherati, la musica, le delizie gastronomiche e i colori dei coriandoli e dei costumi. Giovedì 13 la compagnia teatrale “Gli Strampalati” riprenderà, dopo un anno di pausa, la tradizione di portare in scena una commedia brillante: “La Bela Andurmentà d’la Cà di Rait”, ambientata nel 1937, anno in cui si festeggiavano i 50 anni delle sfilate dei carri. Sabato 15 febbraio, con “Oggi vesto come mi pare”, tutti i cittadini potranno indossare gli abiti più stravaganti fra aperitivi, cene e veglioni in maschera e animazioni per bambini; il giorno successivo ci sarà invece spazio per il secondo “Corso Mascherato” con carri allegorici, mascherate a piedi, musica, majorettes e gruppi folcloristici. Ogni giorno la festa si celebrerà anche in tavola con i piatti tipici della tradizione a partire dalla “busecca”, la caratteristica ricetta carnevalesca fatta di brodo di verdure e trippa.
Trascorreranno infine solo pochi giorni e anche Rovato (Brescia) aprirà le porte per la grande festa di Carnevale in piazza, in programma domenica 23 febbraio l’edizione 2020 della festa in maschera avrà come tema le Olimpiadi. L’appuntamento è fissato in piazza Cavour, che sarà animata da maschere, musica, trampolieri, artisti di strada, truccabimbi, gonfiabili, saltarelli e animazioni con le bolle di sapone itineranti.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 13 Febbraio 2020, 18:33
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