Uccide la mamma a calci e le taglia i capelli, la spiegazione: «Era felice e cantava». Assolto per infermità mentale

«Stante i fatti, è il giusto epilogo per una vicenda del genere», ha commentato l'avvocato della difesa, Renata D'Amico

Uccide la mamma a calci e le taglia i capelli, la spiegazione: «Era felice e cantava». Assolto per infermità mentale

di Tommaso Cometti

La Corte d'Assise di  Monza si è pronunciata: assolto per infermità mentale Davide Garzia, il 24enne che nell'aprile del 2022 aggredì e uccise la mamma, Fabiola Colnaghi, di 58 anni, nell'abitazione di famiglie ad Aicurzio (Monza).

La sentenza ha stabilito che il giovane dovrà rimanere confinato in un ospedale psichiatrico giudiziario per dieci anni, in quanto socialmente pericoloso.

Il processo

Davide Garzia - accusato di omicidio volontario aggravato e vilipendio di cadavere - la mattina del 21 aprile si scagliò contro la madre uccidendola a calci e pugni «perché era felice e canticchiava» infierendo poi sul cadavere. Per il giovane, già ospite di una residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza, la perizia psichiatrica disposta in incidente probatorio ha stabilito la totale incapacità di intendere e di volere al momento dei fatti. Il giovane è stato anche ritenuto socialmente pericoloso in quanto a suo carico persiste "un elevato rischio di ricaduta clinica e comportamentale", quindi per Davide il pm della Procura di Monza Giovanni Santini aveva revocato la misura di custodia cautelare in carcere a favore del ricovero in una struttura psichiatrica.

A chiedere che il 24enne venisse sottoposto a una perizia psichiatrica in incidente probatorio, ovvero con la partecipazione anche di un consulente nominato dalla difesa dell'indagato, era stato il pm, in modo che un'altra perizia non dovesse essere ripetuta all'apertura del processo che, con questa diagnosi, era scontato andasse verso l'assoluzione dalla pesante accusa di omicidio volontario aggravato e vilipendio di cadavere per totale infermità mentale.

L'omicidio

«Venite, ho ucciso mia mamma», aveva detto Davide al telefono dopo avere chiamato i carabinieri all'ora di pranzo del 21 aprile dell'anno scorso.

Il giovane aveva infierito brutalmente sulla madre, colpendola alla testa, all'addome e nelle altre parti del corpo. Per poi fare anche vilipendio del cadavere, tagliandole i capelli con una forbice, cospargendone il viso di candeggina e scrivendole parolacce sulle gambe con il pennarello.

Il commento della difesa

«Stante i fatti, è il giusto epilogo per una vicenda del genere», ha commentato l'avvocato della difesa, Renata D'Amico.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 8 Novembre 2023, 15:44
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