Coronavirus in Lombardia, Gallera: «Abbiamo retto, nessuna regione avrebbe fatto altrettanto»

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«Qui in Lombardia è come se avessimo avuto il fungo della bomba atomica, eppure il nostro sistema sanitario ha retto. Nessuna altra regione italiana avrebbe fatto altrettanto». Ora che il peggio sembra essere passato, Giulio Gallera commenta così le drammatiche settimane vissute dalla Lombardia alle prese con l'emergenza coronavirus.

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L'assessore al Welfare di Regione Lombardia, ospite di 24 Mattino su Radio 24, ha in qualche modo negato che il pronto soccorso di Alzano possa essere stato l'origine di un focolaio nella provincia di Bergamo: «La ricostruzione della vicenda è falsa: il 22 si fa un tamponamento a una persona, il 23 viene chiuso il pronto soccorso, sanificati i locali e riaperto in condivisione con la Regione Lombardia. Contestualmente vengono fatti i tamponi a tutto il personale e ai malati che avevano polmoniti interstiziali. Quindi, sono stati mappati subito i contagi tra il 23 e il 24».

Gallera ha anche affrontato la questione della mancata istituzione di una zona rossa anche in Val Seriana, che ha scatenato anche parecchie polemiche tra la Regione e il Governo. «Nel momento in cui il governo sta assumendo una decisione, ha senso che io, sapendolo, la prenda quattro ora prima? Poi ci si accusa di non avere una sintonia istituzionale...
Noi abbiamo condiviso passo passo con il governo qualunque tipo di decisione assunta
» - ha spiegato l'assessore regionale - «Il 23 febbraio il Governo ha istituito la zona rossa a Codogno, il 1 marzo fu fatto un provvedimento stringente su Bergamo, Brescia, Piacenza e Cremona. Ci siamo messi in contatto con l'Iss e con Brusaferro monitoriamo tre giorni, fino a condividere la necessità di una zona rossa ad Alzano. Il 4 sono arrivati i militari e questo dimostra che la nostra richiesta fatta all'Iss era stata presa in considerazione dal Governo. A quel punto abbiamo aspettato il 7 marzo, quando tutta la Lombardia divenne zona rossa come Codogno».

L'assessore al Welfare della Lombardia ritiene comunque buona la risposta del sistema sanitario regionale di fronte all'epidemia. «Abbiamo avuto l'epicentro della bomba atomica, alla fine vedremo i numeri di tutto questo, che ha travolto in maniera indistinta i territori, gli ospedali, le persone più fragili nelle Rsa e la società ha dimostrato di essere fragile. Le Rsa sono strutture private su cui abbiamo compiti di sorveglianza e abbiamo fatto una commissione per capire se le indicazioni date sono state rispettate» - ha commentato Gallera - «Il sistema sanitario lombardo è un grande sistema e ha dato dimostrazione di saper reggere. Abbiamo dimostrato di aver costruito un sistema forte che ha retto, nessun'altra regione sarebbe stata in grado di più che raddoppiare i posti letto in terapia intensiva. Il mix pubblico privato ha dimostrato di saper fare squadra nella maniera più totale».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 8 Aprile 2020, 10:20
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