Dodici ragazzi entrano in una casa e la devastano: danni per 130 mila euro, pizzicati da un selfie

La Procura di Trento ha chiesto il rinvio a giudizio dopo la devastazione messa in atto a più riprese

Dodici ragazzi entrano in una casa e la devastano: danni per 130 mila euro, pizzicati da un selfie

di Redazione Web

Con la loro serie di “bravate” hanno distrutto la tranquillità di Canazei, in Val di Fassa. Ma non solo. Sì, perché dodici minorenni, reduci dal lockdown per la pandemia da Covid, hanno fatto irruzione in una casa e l'hanno devastata. Con gli sci ai piedi e un'insolita febbre di bravate in corpo, hanno trasformato una casa apparentemente abbandonata lungo la strada che conduce alla foresta in un campo di guerriglia urbana.

Una voglia di sfogare la violenza repressa nei mesi di chiusura forzata che, adesso, si è trasformato in un vero e proprio incubo per le loro famiglie che adesso devono risarcire i danni ai proprietari di casa che ammontano a più di 130 mila euro.

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Adolescenti devastano una casa: l'incubo delle famiglie

Secondo quanto riferito da Il Corriere, tutto risale al periodo tra il 2020 e il 2021, in pieno periodo di chiusure tra l'aumento di contagi e la necessità di iniziare a riaprire le attività, dopo la prima terribile ondata di Coronavirus. Nel mese di dicembre il folto numero di adolescenti identifica la casa come l'obiettivo perfetto per sfogare le loro voglie represse. 

La barbarie comincia con una porta scardinata e un'invasione sconsiderata all'interno dell'edificio apparentemente in disuso, che i giovani travolgono come un ciclone, distruggendo mobili e devastando arredi con una furia mai vista. Piatti, vetri, lampadari, porte, finestre e persino elettrodomestici: niente viene risparmiato. Il frigorifero vola giù dal balcone, tra una pioggia di oggetti voluminosi tra cui televisori e affettatrici. Il tutto viene ampiamente documentato con gli smartphone, per trovare consensi sui social.

Ma è solo il primo di tre episodi simili che si ripeteranno in almeno altre tre occasioni tra il dicembre 2020 e l'aprile 2021, sempre in quella casa. 

L'incubo delle famiglie

I giovanissimi, poi, sono stati individuati proprio grazie ai selfie e ai video messi sui social network e, da lì è iniziato un processo che li mette nei guai fino al collo. I distruttori sono accusati di danneggiamento in concorso e di invasione di edifici e terreni, trascinando le loro famiglie in un incubo. Stanno, infatti, cercando di mediare con i proprietari dell'immobile devastato, cercando un accordo economico di risarcimento

I danni stimati, infatti, sono più di 130 mila euro e, quando la coppia proprietaria della casa ha fatto ritorno all'interno dell'immobile, lo spettacolo è stato davvero impensabile. Subito è scattata la denuncia e la Procura dei minori di Treno ha aperto un procedimento penale a carico del gruppo di adolescenti. 

A incastrarli è stato un banale selfie: un'immagine pubblicata sui social network da uno dei partecipanti e poi condivisa da altri adolescenti ha portato a individuare tutti gli altri membri della banda. Il giovane autore dello scatto sembra essere stato il promotore dell'intera disavventura: avrebbe convinto gli altri ad affiancarlo nella sciocca prodezza con l'inganno, raccontando che la casa apparteneva a suo zio e stava per essere demolita. Una menzogna che non ha tardato a sortire l'effetto sperato, portando gli amici a infliggere danni a qualsiasi oggetto a portata di mano. Cinque dei diciassette ragazzi inizialmente indagati sono stati in seguito esclusi dalle accuse dopo aver dimostrato la loro estraneità ai fatti. Per gli altri dodici, la Procura dei Minori di Trento ha chiesto il rinvio a giudizio.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 25 Settembre 2023, 10:41
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