Ragazzini entrano in una casa, si ubriacano e incendiano tutto (vantandosi sui social). Genitori condannati a pagare mezzo milione di danni

La polizia li ha individuati grazie ai video. Si erano introdotti nell'azienda furtivamente, ma la bravata si è conclusa nel peggiore dei modi

Ragazzini entrano in una casa, si ubriacano e incendiano tutto (vantandosi sui social). Genitori condannati a pagare mezzo milione di danni

di Valerio Salviani

Costretti a pagare mezzo milione di euro per una bravata dei figli minorenni. Uno scherzo finito male, che si è concluso con un incendio che ha bruciato una casa (sede di un'azienda agricola) a Castiello de Jaca (Spagna). Nel giorno di Pasqua, quattro ragazzi si sono introdotti furtivamente in una proprietà privata e hanno dato fuoco a un bicchiere di benzina, provocando un incendio così grande che, poi, non sono più riusciti a spegnere. Quando la situazione è precipitata, infatti, sono scappati. 

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Il racconto

I quattro ragazzini, tra 14 e 17 anni, si sono introdotti nell'azienda agricola sfruttando un porta sul retro rimasta aperta. L'obiettivo era introdursi in cantina per scolarsi quante più bottiglie di vino possibili. Ci sono riusciti, ma non contenti hanno raggiunto il salone, dove per gioco hanno dato fuoco a un bicchiere pieno di benzina.

L'incendio è divampato senza controllo in pochi istanti e i giovani hanno aggravato la situazione provando a domarlo con una coperta, che si è incendiata a sua volta.

Così, hanno deciso di scappare, lasciando bruciare la casa senza chiamare i soccorsi.

Le indagini della polizia

Le indagini della polizia si sono concentrate sui social network, e qui i 4 ragazzi sono stati scoperti: hanno pubblicato le foto delle loro malefatte sui social, riporta la Vanguardia, e per gli agenti identificarli è stato un gioco da ragazzi.

La decisione del giudice

Due dei ragazzi saranno in libertà vigilata per due mesi, mentre un terzo dovrà frequentare un centro di rieducazione e il quarto, che ha appena compiuto la maggiore età, è stato condannato a svolgere attività di assistenza sociale.

La sentenza è appellabile, ma se diventerà definitiva le famiglie risponderanno con i propri beni dei danni causati dai loro figli: mezzo milione di euro.


Ultimo aggiornamento: Martedì 25 Aprile 2023, 15:15
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