Sarafine vince X-Factor: «A 30 anni ho lasciato l'ufficio per il canto. Non è vero che a questa età bisogna sapere già cosa si è»

La cantante apparteneva alla squadra di Fedez e, in questi mesi, si è cimentata in vari generi musicali

Sarafine vince X-Factor: «A 30 anni ho lasciato l'ufficio per il canto. Non è vero che a questa età bisogna sapere già cosa si è»

di Redazione web

Sarafine ha vinto l'ultima edizione di X-Factor che si è conclusa proprio ieri sera. La cantante faceva parte della squadra di Fedez e, grazie alla sua voce e al suo talento ha sbargliato la concorrenza degli altri artisti. In una recente intervista, Sara Sorrenti, questo il suo vero nome, si è raccontata, parlando di come ha deciso che la musica, ovvero la sua passione, sarebbe diventata anche la sua professione. 

L'intervista di Sarafine

Sarafine ha rilasciato un'intervista a Vanity Fair in cui ha dimostrato carattere fin dalla prima frase pronunciata: «Credo che se una persona ha un’intuizione riguardo un proprio talento, deve investirci. Studiando e lavorando al massimo. All’inizio ero chiusa, ma ho capito che nella vita, non solo nella musica, è necessario esporsi. Per crescere, non bisogna avere paura del giudizio. Così ho tirato fuori davvero me stessa». Sara ha spiegato che ha deciso di cambiare vita durante il lockdown, nel 2020: «Mi sono laureata in Economia Aziendale a Cosenza, ma non sono mai stata veramente convinta di questa strada. Nel 2016 sono andata in Lussemburgo a fare un Master e sono rimasta lì a lavorare nel campo della fiscalità internazionale. Poi mi sono trasferita a Bruxelles, stesso settore professionale, ma non mi sentivo davvero soddisfatta. Anzi, sentivo frustrazione. Così ho dato una chance alla mia passione nel 2020: quando eravamo chiusi in casa ho acquistato alcuni strumenti elettronici e mi sono iscritta ad un corso di produzione». 

Le parole di Sarafine

Infine, Sara ha parlato dei suoi piani per il futuro: «Devo ancora capire dove sto andando.

Non mi sento una paladina. Sono una ragazza che andava in azienda e tra un meeting e l’altro si chiedeva cosa ci facesse lì. Certo, so che tanta gente della mia generazione vive queste stesse cose. Io credo che non bisogna porsi limiti dovuti alla propria età: non è vero che a trent’anni bisogna già sapere cosa si è». 


Ultimo aggiornamento: Venerdì 8 Dicembre 2023, 17:19
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