Sottomarino Titan, chi erano i passeggeri: il miliardario Harding, il Ceo Rush, il pilota Nargeolet, padre e figlio 19enne

La Guarda Costiera di Boston conferma che a bordo del sommergibile c'erano cinque persone

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di Redazione web

A bordo del sottomarino Titan c'erano cinque passeggeri . Oltre al pilota e un assistente, sono tre i turisti della facoltosa vancanza. Il tratto in comune, la disponibilità economica per permettersi un viaggio dal costo di 250mila dollari e la passione per il Titanic, del cui relitto erano alla ricerca. Miliardari, uomini d'affari ma anche avventurieri. Ecco chi c'era a bordo del batiscafo le cui tracce si sono perse ieri al largo delle coste di Terranova, in Canada

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Sommergibile Titan, chi sono i passeggeri

Il primo nome è quello del miliardario britannico Hamish Harding, già dedito a viaggi alla portata (delle tasche) di pochi: rinomato a livello mondiale per le sue imprese, lo scorso anno era volato nello spazio a bordo del quinto volo commerciale di Blue Origin, la società spaziale di Jeff Bezos. Harding aveva scritto sui social che avrebbe preso parte alla spedizione, e aggiunto che a causa del «peggior inverno degli ultimi 40 anni a Terranova, questa missione sarà probabilmente la prima e l’unica con equipaggio nel 2023». A confermare la sua presenza sul batiscafo è stato il figliastro Brian Szasz in un post di Facebook.
Uno dei suoi compagni di avventura sarebbe Stockton Rush, il numero uno di OceanGate Expedistions, l'azienda proprietaria del sommergibile. 

Secondo indiscrezioni di Sky News e secondo quanto affermato da Hamish Harding in un post su Facebook, abordo ci sarebbe anche il pilota francese Paul-Henry Nargeolet, 76 anni, forse uno dei maggiori esperti mondiali del Titanic: nel 1987 guidò la spedizione del Nautilus che consentì il recupero di circa 1.800 oggetti dal relitto. 
Dispersi anche Shahzada Dawood e suo figlio Suleman, 19 anni: sono due degli uoini più ricchi del Pakistan.

Il padre, 48 anni, è il vicepresidente della multinazionale Engro, leader nel settore dei fertilizzanti.  A darne notizia è stata la famiglia, che vive nel Surrey, poco distante da Londra. 

Le ricerche

«Stiamo facendo il possibile», dice l'ammiraglio John Mauger spiegando che le ricerche si stanno svolgendo in un'area remota e questo le rende più complesse. Le ricerche comunque continuano disperate nella consapevolezza che si tratta di una corsa contro il tempo visto che l'ossigeno a disposizione nel sottomarino può durare fra le 70 e le 96 ore. Iniziano intanto a emergere i primi dettagli sull'incidente. Il batiscafo avrebbe perso i contatti con l'equipaggio di Polar Prince, la nave usata per il trasporto all'area del relitto del Titanic, dopo un'ora e 45 minuti dall'avvio della discesa del batiscafo. Da allora è scattata l'emergenza, con le ricerche che si intensificano di ora in ora e sono destinate a continuare nella notte.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 22 Giugno 2023, 21:42
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