Maitre Gims, dopo i primi successi
stasera live attesissimo al Fabrique

Maitre Gims, dopo i primi successi stasera live attesissimo al Fabrique

di Massimiliano Leva
Un rapper franco-congolese nei primi posti della classifica italiana non si vede tutti i giorni. Magia dei tempi? Bacchetta magica della musica anch'essa diventata globale. Come il mondo fuori da confini dei generi e dalle barriere geografiche. Possibile, ma il segreto di Maître Gims, vero nome Gandhi Djuna, nato 29 anni fa a Kinshasa, Congo, ma a 2 anni clandestino in Francia, dove tuttora vive, sta tutto nella sua musica. 

Orecchiabile, certo. Ma di rap si tratta. E come tale sempre attento alle dinamiche sociali, alla vita di tutti i giorni con le sue ingiustizie. Provare per credere ascoltandolo dal vivo stasera al Fabrique. È lui oggi l'artista più pagato d'Oltralpe, un sans papiers che grazie a una carriera nel segno del rap, iniziata nel 2001 con il collettivo Sexion d'Assaut, è diventato un idolo. Tanto da essere stato invitato a Sanremo come ospite speciale, dove ha presentato il singolo Est ce que tu m'aimes, tratto dal suo ultimo cd intitolato Mon coeur avait raison.

Una vita non facile la sua, soprattutto per le origini. «Ma è proprio così che impari le differenze», spiega. Lui ha due anime una europea e una islamica. Come il suo disco, diviso in due pillole: una rossa e una blu. «Il riferimento è a Matrix, il mio film preferito. Lì si parla di due pillole: la rossa che lascia nel virtuale, la blu che riporta alla realtà. Lo stesso nel disco: pillola rossa è di urban pop, musica pacata, pillola blu è tutto hip hop, musica della vita, anche dura».
Ultimo aggiornamento: Martedì 10 Maggio 2016, 09:23
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