IL DISCORSO ALLA CAMERA

Meloni, conferenza stampa oggi: «Ho chiesto che Pozzolo venga sospeso da FdI». Ministri governo candidati alle Europee? «Non lavoro per un rimpasto nella mia squadra»

Un appuntamento che ha visto via via aumentare le aspettative, complice un'imprevista sequenza di new entry tra i temi del momento

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SkyTg24: "Lieti di ospitare confronto Meloni-Schlein"

«Sky TG24 è da sempre la casa del confronto, li ha sempre ospitati sin dalla sua nascita, ogni volta che i protagonisti della politica hanno manifestato la volontà di farli. Siamo pertanto molto lieti della diponibilità espressa dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e dalla segretaria del Pd, Elly Schlein a partecipare a un confronto tv sui principali temi del dibattito pubblico italiano in un momento così importante per la vita democratica del Paese e in vista dei numerosi e decisivi appuntamenti del 2024. Sky TG24 si candida ad ospitarlo ed già al lavoro per contattare i rispettivi staff e così individuare data e regole condivise». Lo dice il direttore della testata all news, Giuseppe De Bellis.

Questa mattina, nel corso della conferenza stampa del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, Sky Tg24 ha chiesto alla premier la possibilità di partecipare a un confronto tv con la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein. Analogo invito è stato rivolto alla stessa segretaria Pd. Entrambe hanno manifestato la disponibilità a prendere parte a un dibattito televisivo, ricorda Sky TG24. «La testata all news - viene sottolineato - si conferma protagonista del panorama dell'informazione in un periodo così denso di appuntamenti nazionali e internazionali, in un contesto politico, economico e sociale complesso come raramente è accaduto negli ultimi decenni: crisi geopolitiche, elezioni europee, riforme, misure economiche, intelligenza artificiale sono alcuni tra i temi che caratterizzeranno i prossimi mesi. La coincidenza di avere la prima Presidente del Consiglio e la leader del principale partito di opposizione entrambe donne offre lo spunto per affrontare anche i temi legati alla gender equality».

Dopo oltre 3 ore conclusa la conferenza stampa

Dopo oltre 3 ore conclusa la conferenza stampa di Giorgia Meloni alla Camera.

«Scusate, devo andare in bagno». Pausa dopo oltre tre ore di conferenza stampa

«Signori devo andare in bagno, non so come fare, giurio vorrei farcela per altre tre domande, posso un secondo, che devo fare, scusatemi». Dopo quasi tre ore la presidente del Consiglio Giorgia Meloni si è rivolta così ai presenti alla conferenza stampa, che si è quindi interrotta per una breve pausa. Il portavoce Fabrizio Alfano si è avvicinata e l'ha quindi accompagnata fuori dall'aula.

«Presto per parlare di manovra correttiva»

«Atteso che tutti i Paesi europei hanno previsioni aggiornate, l' Italia per la prima volta ha una crescita superiore a quella degli altri Paesi. Inoltre il Patto di stabilità parte dal 2025 e non dal 2024. Mi pare presto parlare di manovra correttiva.Noi manterremo aperto l' osservatorio e in corsa si valuterà cosa fare». Lo ha detto la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, alla conferenza di fine anno rispondendo ad una domanda su una eventuale manovra correttiva.

«Familismo in FdI? Accusa che mi ha stancato»

«Questa accusa di familismo comincia a stufarmi. Nell'attuale legislatura ci sono due coppie di coniugi entrambe a sinistra, Pd e sinistra Italiana che ha un gruppo di 8 persone per cui la coppia fa il 25% del partito e non c'è mai stata un'accusa di familismo. Si sa che quando dedichi tanto tempo alla politica le persone diventano amici, moglie o marito. ma non toglie il valore del militante». Mia sorella è da 30 anni militante di Fdi, forse la dovevo mettere in una partecipata statale come fanno gli altri, l'ho messa a lavorare al partito mio«.Lo afferma la premier Giorgia Meloni, nel corso dell'incontro con la stampa.

«Riforma pensioni con parti sociali, serve equilibrio»

«Il tema delle pensioni va affrontato in maniera più organica di quanto fatto finora, anche da noi» e va «affrontato anche con le parti sociali se hanno voglia di fare questo lavoro con noi. Io sono fiera del lavoro fatto in manovra sulle pensioni dei giovani». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni durante la conferenza di fine anno. Secondo Meloni non si può «scaricare su chi non si può difendere» e bisogna colmare «il gap» esistente «di garanzie. Abbiamo iniziato a mettere qualche paletto - ha aggiunto -. La sostenibilità del sistema pensionistico va costruita con equilibrio:il sistema migliore possibile ma uguale per tutti».

 

 

 

«Tra lavoro e mia figlia, sceglierei mia figlia»

La maternità come massima spirazione? «Non so dirle se la parola aspirazione sia giusta, ma posso dire che da Presidente del consiglio, sono la donna considerata fra le più affermate in italia, se mi si chiedesse cosa scegliere fra il ruolo di premier e mia figlia Ginevra non avrei dubbi, come qualsiasi altra madre, perché la maternità dà qualcosa che nient'altro può regalare. Se questo è il concetto lo condivido. Non condivido che il traguardo della maternità posso toglierti opportunità». Lo ha detto la presidente del consiglio, Giorgia Meloni, in conferenza stampa alla Camera.

«Con Afd distanze insormontabili»

«Io non attribuisco patenti per ragioni di storia, Afd e Rassemblement national sono due partiti che non fanno parte di Ecr credo e mi pare evidente che con Afd ci siano delle distanze insormontabili a partire dal tema dei rapporti con la Russia a differenza di Le Pen che fa un ragionamento più interessante. Io non attribuisco patenti ma diciamo con chi più chi meno ci sono distanze, io lavoro con Ecr». Lo afferma la premier Giorgia Meloni, nel corso dell'incontro con la stampa.

«Non mi si spaventa facilmente, le scelte le faccio io»

«Penso che qualcuno in questa Nazione, in alcuni casi, abbia pensato di dare le carte. Penso che in uno Stato normale non ci debbano essere questi condizionamenti. L'ho visto accadere vedo degli attacchi, c'è chi pensa 'ti spaventeraì, lo spera, ma non sono una persona che si spaventa facilmente». Lo ha puntualizzato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, rispondendo a una domanda nel corso della conferenza stampa di fine anno. «Vedo quelli - ha aggiunto - che pensano che 'o fai quello che diciamo o...' ma preferisco cento volte andare a casa. Ho visto queste dinamiche ma hanno a che fare con la persona sbagliate». E ha scandito: «Con me non si indirizzano le scelte: se io faccio il presidente del Consiglio, le scelte le faccio io»

«Nessun problema su limite mandati premier»

«Se il Parlamento ritiene di inserire un limite (per i mandati al premier eletto ndr) lo farà; la norma sarà per lunghi mesi in Parlamento, la Camera e Il Senato faranno le modifiche necessarie. Io non la avevo pensata ma non sarebbe un grosso problema». Lo ha detto la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, alla conferenza di fine anno rispondendo ad una domanda sul possibile inserimento del limite di due mandati per il premier eletto nel ddl di riforma costituzionale con il premierato elettivo.

«Presto piano borse di studio per i più meritevoli»

«Io sto lavorando già da tempo ad un piano di borse di studio per studenti meritevoli» che «non hanno condizioni di reddito adeguate». Lo ha annunciato la premier Giorgia Meloni durante la conferenza stampa di fine anno. Meloni ha auspicato che sia realizzato in tempi brevi.

Meloni: «Italia ha carte in regola per ruolo importante in commissione Ue»

«Ritengo che l'Italia abbia le carte in regola per avere un ruolo importante in linea col suo peso: è un altro obiettivo che l'Italia si dà». Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in conferenza stampa di fine anno a proposito della «rappresentanza» italiana nella prossima Commissione europea. Tra le «cose da fare» il lavoro è per «avere domani una Commissione e una politica che sappia essere più forte negli scenari di crisi, più efficace, più determinata nel perseguimento di una sua agenda strategica per non consegnarci a nuove pericolose dipendenze, dobbiamo imparare dai nostri errori, più efficace sulle migrazioni».

«Messa a terra nuovo Pnrr tra primi obiettivi 2024»

Per i primi sei mesi del 2024 tra gli obiettivi del governo c'è «la messa a terra del nuovo Pnrr che dovrebbe arrivare nelle prossime settimane». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni durante la conferenza di fine anno.

 

 

«Terzo mandato sindaci e presidenti Regione? Ravviso pro e contro»

Terzo mandato sindaci e presidenti Regione? «Sono laica, ravviso pro e contro per quel che riguarda il merito. Sul metodo penso l'iniziativa spetti al parlamento. Non credo sarebbe una buona iniziativa farlo su iniziativa del governo». 

«Draghi all'Ue? Impossibile parlare oggi e lui non disponibile»

«Draghi alla commissione Ue? Penso oggi sia impossibile parlarne oggi. In secondo luogo Draghi ha già detto di essere indisponibile. Parlare del totonomi della presidenza oggi è buono per fare dibattito, ma il vero tema è cosa debba fare la commissione». Lo ha detto Giorgia Meloni.

«Preferisco andare a casa che accettare scelte altrui»

«Io penso che qualcuno in questa nazione abbia pensato di poter dare le carte, ma in uno Stato normale non ci sono condizionamenti, l'ho visto accadere e non dico di più. Vedo degli attacchi e pensano che ti spaventi se non fai quello che vogliono, ma io non sono una che si spaventa facilmente, preferisco 100 volte andare a casa, hanno a che fare con la persona sbagliata. Ci sono quelli che pensano che possono indirizzare le scelte, ma con me non funziona, io sono il premier e le faccio io, me ne assumo la responsabilità». Lo afferma la premier Giorgia Meloni, nel corso dell'incontro con la stampa.

«Non c'è questione morale, ogni caso va valutato singolarmente»

«Non abbiamo allentato i poteri di controllo, sulla questione morale ho risposto caso per caso, non ho altro da dire fino a quando avremo ulteriori elementi. Non penso che ci sia una questione morale attualmente. Ogni caso va valutato singolarmente». Lo ha detto Giorgia Meloni, in conferenza stampa alla Camera.

«Mia posizione su maternità surrogata non cambia»

«Ho invitato ad Atreju, da 25 anni, tutti quelli che hanno qualcosa da dire e ho applaudito tutti per rispetto. Elon Musk ha cose da dire, ha una sua rilevanza, anche sull'Intelligenza artificiale. Questo non cambia la mia posizione sui bambini che non si vendono, non possono scegliersi su un catalogo, pagare una donna povera non credo sia un progresso. L'ho vista sempre così». Lo ha detto Giorgia Meloni.

«TeleMeloni? FdI unico partito opposizione fuori da cda»

TeleMeloni? «Noi con il governo Draghi, dall'opposizione, non eravamo presenti nel cda della Rai, una cosa mai successa. Noi stiamo cercando di fare un lavoro di riequilibrio». Arrivano «richieste di dimissioni per un giornalista della Rai ad Atreju, ma io sono stata criticata dai giornalisti della Rai ed è giusto così, stabiliamo delle regole di ingaggio». Lo ha detto Giorgia Meloni, in conferenza stampa alla Camera.

«Rai fa servizio pubblico, non si giudica solo da ascolti»

«La Rai è la principale azienda culturale italiana, con pregi e difetti, non mi pare venissimo da una età dell'oro, molto si può fare per migliorare il servizio pubblico e garantire maggiore pluralismo. Sono soddisfatta del percorso per ridurre il pesante indebitamento. Ho letto poi le critiche per gli ascolti, ma la Rai fa servizio pubblico, e non va misurata solo sugli ascolti». Lo ha detto Giorgia Meloni, in conferenza stampa alla Camera. «Per valutare l'attuale governance bisogna aspettare un pò di tempo», chiede il premier.

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«Chi detiene arma ha dovere morale e legale di custodirla»

«Il parlamentare Pozzolo dispone di un porto d'armi per difesa personale non so perché ce l'ha ma non va chiesto a me, ma all'autorità competente. Girava con un arma a capodanno presumo che a chi ha un porto d'armi capiti di portare un arma, ma la questione è un'altra chiunque detenga un arma ha il dovere legale e morale di custodire quell'arma con responsabilità e serietà. E per questo c'è in problema con quanto accaduto perchè quello che è successo, non conosco la dinamica, dimostra che qualcuno non è stato responsabile e chi non lo è stato è quello che detiene l'arma. Vale per qualsiasi cittadino, figuriamoci per un parlamentare, figuriamoci per uno di Fdi». Così la premier Giorgia Meloni sul caso Pozzolo.

«Con parlamentari FdI irresponsabili sarò rigida»

«Sulla classe dirigente del mio partito, c'è sempre qualcuno che non ti aspettavi e fa errori o cose sbagliate.

Però non son disposta a fare questa vita se persone intorno a me non sentono la responsabilità. Non sempre accade ma per la responsabilità che abbiamo, e io vivo quella responsabilità, su questo intendo essere rigida». Lo ha detto la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, alla conferenza di fine anno commentando la vicenda di Emanuele Pozzolo.

«Caso Verdini? Salvini non chiamato in causa da intercettazioni, non deve riferire in aula»

«Penso che sulla questione bisogna attendere il lavoro della Magistratura, gli sviluppi, se necesario commentare quelli e non i teoremi. Da quello che ho letto le intercettazioni fanno riferimento al precedente governo, Salvini non è chiamato in causa e ritengo che non debba intervenire in Aula su questa materia». Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni durante la conferenza stampa di fine anno, rispondendo ad una domanda sull'inchiesta sugli appalti Anas.

«Pozzolo irresponsabile con porto d'armi? Ho chiesto sia sospeso da FdI»

«Il parlamentare Pozzolo ha un porto d’armi per difesa personale, non so perchè ma questo non va chiesto a me ma all’autorità competente. Girava con un’arma a Capodanno, presumo che chi ha un porto d’armi per difesa personale porti con sé un’arma, ma la questione non è questa. Il punto è che chiunque abbia un’arma deve disporne con serietà e responsabilità, per questo c’è un problema con quello che è accaduto, non conosco la dinamica della vicenda, vedremo. Ma in ogni caso qualcuno non è stato responsabile, e chi non è stato responsabile è chi detiene quell’arma, non va bene per chiunque ma in particolare , ho chiesto che venga deferito alla commissione garanzia di probi viri di FdI, e sospeso dal partito, che è quello che posso fare sul piano statutario». Così Giorgia Meloni in conferenza stampa.

«Privatizzazioni? Sì ma mantenere il controllo»

Nelle privatizzazione il governo intende muoveri con una «riduzione delle quote in partecipate che non riduce il contrololo pubblico, come Poste, oppure con l'entrata di privati con quote minoritarie, come in Ferrovie. Ovviamente sono passaggi complessi e la tempistica non solo da me». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni alla conferenza di fine anno. «abbiamo dato un segnale con Mps - ha aggiunto - con la nostra iniziativa parte delle risorse sono rientrate, abbiamo dato un bel segnale. Lo Stato deve controllare ciò che è strategico ma ciò comporta aprirsi anche al mercato».

«Premierato non toglie poteri al Presidente della Repubblica»

Sul premierato «la prima cosa che ho detto è che abbiamo scelto di non toccare i poteri del capo dello Stato e lo facciamo. Sappiamo che il capo dello Stato è una figura di garanzia, non vedo in cosa l'elezione del premier significhi togliere poteri al capo dello Stato, per me si crea un buon equilibrio e si rafforza la stabilità del governo». Lo afferma il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso della conferenza di fine anno, rispondendo a una domanda sulla riforma costituzionale.

«Il generale Angelosanto nuovo coordinatore lotta all'antisemitismo»

«Il prefetto Pecoraro si è dimesso per ragioni personali dal suo incarico» di coordinatore nazionale per la lotta all'antisemitismo, «siamo in procinto di nominare il generale Angelosanto, già capo del Ros», una figura «molto autorevole per occuparsi di questa materia». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni durante la conferenza di fine anno.

«Riforme giustizia e burocrazia mie priorità»

«Questo è un tema, la stratificazione di problemi che abbiamo che vanno dalla questione delle lungaggini burocratiche ai tempi della giustizia. L'Italia è una nazione in cui molti investirebbero se avessimo maggiori certezze. Penso che queste siano due riforme che servono, la riforma della burocrazia e della giustizia e le considero due delle mie priorità per il prossimo anno». Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni durante la conferenza stampa di fine anno.

«Lettera Mattarella su concorrenza non rimarrà inascoltata»

«L'appello del presidente Mattarella non rimarrà inascoltato, valuterò con gli altri partiti di maggioranza e con i ministri». Lo ha detto la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, alla conferenza di fine anno rispondendo ad una domanda sui rilievi del Quirinale sul ddl concorrenza e in particolare sulle concessioni degli ambulanti e dei balneari.

«Tema migranti non si risolve solo gestendo arrivi in Europa»

«Considero le nuove regole migliori di quelle precedenti. C'è un meccanismo serio che impegna gli altri Paesi, un meccanismo che per noi è più di garanzia. Ma non è una soluzione. Non risolveremo mai il problema se pensiamo solo a come gestire i migranti quando arrivano in Europa. C'è solo un modo per risolvere il problema, lavorare a monte, cosa che riguarda anche il piano Mattei. Ma è un lavoro che non può fare solo l'Italia. Un tema fondamentale del G7 sarà l'Africa». Lo ha detto Giorgia Meloni parlando del Patto su migrazione e asilo in Ue.

«Caso Degni? Mi aspetto una risposta da Elly Schlein»

«Io ho da chiedere alla sinstra se sia normale che persone nominate per incarichi super partes si comportino da militanti politici. Mi aspetto una risposta da Elly Schlein». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni durante la conferenza di fine anno parlando del caso Degni. «Mi ha colpito molto che non ci sia stato nessuno a sinistra a dire due parole su questo tema: Paolo Gentiloni che l'ha nominato, Elly Schlein, io vengo chiamata in causa per qualsiasi cosa».

«Mi impegno ad un confronto con Schlein. Non mi sono mai sottrata, non lo farò stavolta»

«Mi impegno volentieri ad un confronto con Schlein. Credo sia normale, giusto che il presidente del consiglio dei ministri si confronti con il leader dell'opposizione prima della campagna elettorale per le elezioni europee. Non mi sono mai sottrata non lo farò stavolta». Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni durante la conferenza stampa di fine anno.

«Su tassazione extraprofitti banche, critiche fanno sorridere»

«Sul tema della tassazione sugli extraprofitti alle banche, che noi abbiamo varato, ho sentito dire un p' di tutto». «Mi fa un po' sorridere che i primi a criticare il primo governo che ha avuto il coraggio di fare una tassazione sulle banche siano quelli che alle banche hanno preferito fare regali miliardari» come il Pd e il Movimento 5 stelle«. Lo afferma il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso della conferenza stampa di fine anno.

«In Ue mai con la sinistra, altro è voto commissione»

«Non sarei disposta a fare una maggioranza stabile in parlamento con la sinistra», un «ragionamento diverso» è il sostegno: «quando si forma la nuova commissione» dove «quando si fa un accordo e »ciascuno nomina un commissario poi i partiti di governo« tendono a votare a favore dell'accordo. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in conferenza stampa di fine anno,ricordando che anche nel caso di Ursula von der Leyen la commissione è stata votata anche da partiti come il Pis polacco che poi »non hanno mai fatto parte della sua maggioranza«.

«Mes strumento obsoleto, bocciatura può essere occasione»

«La mancata ratifica del Mes non va messa in rapporto con l'accordo sul patto di stabilità, io mi sono rimessa all'Aula e la modifica del trattato è stata bocciata, perché in parlamento non c'è mai stata una maggioranza su questo. Bisogna capire perché Conte ha dato il via libera senza che ci fosse la maggioranza, quindi penso sia stato un errore sottoscrivere la modifica del trattato, sapendo che non c'era una maggioranza in parlamento». Lo ha detto il premier Giorgia Meloni, nel corso della conferenza stampa di fine anno alla Camera, sul tema del Mes. «Penso che il Mes sia uno strumento obsoleto e penso che la reazione dei mercati sia una conferma di questo, i mercati sono stati consapevoli di questo, penso pure che possa essere una occasione per modificarlo, per pensare come spendere meglio delle risorse che teniamo ferme. Va reso più efficace», aggiunge Meloni.

«Non sono per aumento tasse ma per il taglio della spesa»

«Se la domanda è aumenta le tasse o taglia la spesa pubblica, tra le due preferisco tagliare la spesa pubblica e penso si possa fare un lavoro ancora più preciso». Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in conferenza stampa. «Il mio obiettivo è confermarele le misure che abbiamo portato avanti, se riesco addiritutta a migliorarle, lo valuteremo nel corso dell'anno», ha aggiunto. «Io non sono per aumentare le tasse, quest'anno le ho diminuite tagliando la spesa pubblica». «Non sappiamo quali saranno gli sviluppi dell'economia quest'anno, la crescita stimata comunque - è un dato buono - è superiore alla media Ue».

«Confido in una diminuzione dei tassi di interesse»

«Io confido che lungo questo anno si posa essere ragionevoli e immaginare una diminuzione dei tassi di interesse, che libererebbe diverse risorse che abbiamo da pagare sul debito pubblico». Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni durante la conferenza stampa di fine anno.

«Non ho ancora deciso se candidarmi alle europee»

«Non ho ancora deciso se candidarmi alle europee» ma devo capire se una mia eventuale candidatura toglierebbe tempo al mio lavoro dal presidente del consiglio. Perché penso che sia una decisione che va presa insieme agli altri leader della maggioranza«. Lo ha detto la presidente del consiglio, Giorgia Meloni, in conferenza stampa di fine anno.

Meloni: «Giustizia? Nessun bavaglio»

«Io penso che lei sappia che la norma è frutto di un emendamento parlamentare che arriva da un esponente dell'opposizione su cui c'è stato parere favorevole del governo ma non è un'iniziativa del governo per cui la manifestazione sotto palazzo chigi, quando iniziativa non è del governo doveva essere sotto il Parlamento visto che le Camere si sono assunte le responsabilità. L'emendamento riporta l'articolo 114 del codice di procedura penale al suo perimetro originario. La riforma Orlando fece un'eccezione consentendo la pubblicazione delle intercettazioni. Qui non si toglie il diritto del giornalista ad informare io non ci vedo un bavaglio a meno che non si dica che la stampa sia stata imbavagliata fino al 2017. A me pare un'iniziativa valida, forse non l'avrei presa, io non l'ho fatto, ma mi pare una norma di equilibrio tra il diritto di informare ed il diritto alla difesa del cittadino».Lo afferma la premier Giorgia Meloni, nel corso dell'incontro con la stampa commentando le parole del presidente dell'ordine dei giornalisti sulla cosiddetta legge bavaglio e la manifestazione del Fnsi davanti a Palazzo Chigi.

Meloni: «Preoccupata da impatti IA»

«Sono particolarmente preoccupata dell'impatto dell'intelligenza artificiale su vari livelli, in particolare sul mercato del lavoro. Ci troviamo di fronte a una rivoluzione, l'intelletto rischia di essere sostituito e l'impatto riguarda anche lavori di alto profilo, rischiamo un impatto devastante». Lo ha detto Giorgia Meloni. «Organizzeremo un focus preciso sull'intelligenza artificiale al G7, ma prima sto lavorando a una iniziativa specifica sull'impatto dell'Ia sul mercato del lavoro», ha spiegato la premier.

Meloni: «Dalle Europee al G7, molte scadenze importanti»

«Sarò abbastanza breve perché voglio lasciare spazio alle domande, ho poche cose da dire» a partire dagli «auguri di buon anno per un anno che sarà molto complesso per tutti: ci sono molte scadenze importanti, le elezioni europee, la presidenza italiana del G7 elezioni. Siamo tutti molto impegnati». Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in conferenza stampa di fine anno.

Meloni: «Mi devo scusare per aver rinviato la conferenza stampa»

«Mi devo scusare per aver rinviato» questa conferenza stampa per «due volte per ragioni di salute, mi spiace che questo abbia generato delle polemiche, ma non c'era alcun intendimento di scappare da domande dei giornalisti». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni durante la conferenza di fine anno.

Meloni: sarà un anno complesso, dalla stampa non mi aspetto sconti

«Sarà un anno complesso, dalla stampa non mi aspetto sconti». Così il premier Giorgia Meloni aprendo la conferenza stampa alla Camera.

Bartoli: «Allarme su limiti a informazione giudiziaria»

«In questa sala ci sono alcuni banchi vuoti: la Fnsi ha inteso disertare per protesta la conferenza. Una protesta che nella sostanza condivido. Ci allarma l'approvazione di un emendamento che rischia di far calare il sipario sull'informazione in materia giudiziaria». Lo ha detto il presidente dell'Ordine dei Giornalisti, Carlo Bartoli, in apertura della conferenza stampa di fine anno. «Chiediamo di ripensare a fondo la riforma della diffamazione in discussione al Senato - ha proseguito -; una proposta che non disincentiva in maniera seria le liti temerarie e comprime invece il diritto dei cittadini a un'informazione libera».

La diretta video

 

 

di Fracesco Malfetano

ROMA Buona la terza. Dopo i rinvii dovuti ad uno stato influenzale prima e a dei fastidiosi otoliti poi, Giorgia Meloni terrà questa mattina la tradizionale conferenza stampa di fine anno (inizio, oramai) organizzata assieme all'Ordine dei giornalisti. Un appuntamento che ha visto via via aumentare le aspettative, complice un'imprevista sequenza di new entry tra i temi del momento. E così se tra i suoi fedelissimi c'è chi garantisce che sarà uno «spettacolo» auspicando la cacciata immediata del deputato Emanuele Pozzolo da FdI e l'annuncio della candidatura in prima persona alle elezioni europee di giugno (cannibalizzando, in questo modo, tutta l'attenzione dei media), c'è pure chi al contrario prevede «calma, toni bassi e risposte puntualissime sui singoli dossier». Tutto e niente insomma.

Emanuele Pozzolo, la "grana" del party di Capodanno: la reazione del premier e l'ipotesi di sospensione

I RINVII

La sola certezza è che l'aver posticipato per cause di forza maggiore l'appuntamento non ha giocato a favore dell'esecutivo. La mancata ratifica del Mes o l'approvazione più o meno tardiva della Manovra oggi non appaiono poi fascicoli così scottanti rispetto a quelli che si sono accumulati nell'ultima settimana sulla scrivania di palazzo Chigi. L'inchiesta su Verdini jr che potrebbe finire con il coinvolgere alcuni sottosegretari del suo governo o il vicepremier Matteo Salvini e l'affaire dell'eletto pistolero di Vercelli rappresentano una rapida successione di ganci piuttosto duri da incassare per chiunque.

 


Ed è per questo che Meloni, con lo spettro della conferenza stampa di Cutro che aleggia a monito, ha richiamato alle armi tutti i collaboratori più fidati (in primis il sottosegretario Giovanbattista Fazzolari) e si è preparata all'incontro che si annuncia fiume (l'orario di conclusione preventivato è alle 14) dividendo i possibili temi in tre macro-aree: le cosiddette «breaking news», gli «evergreen» (composti da guerre, temi macroeconomici e migrazioni) e i «grandi eventi del 2024» (G7 ed elezioni).

I TEMI

Posta l'assoluta importanza degli ultimi due, è il primo pacchetto ad agitare realmente la premier.

Non solo per le vicende giudiziarie di vario genere o il vessillo di una «democrazia a rischio» sventolato dall'ex presidente della Corte Costituzionale, quanto soprattutto la questione dei rapporti con il Quirinale e con Bruxelles, e quella della credibilità del Paese in Europa. I rilievi magnificati l'altro ieri da Sergio Mattarella sulla legge per la Concorrenza sono stati una doccia gelata per la premier che però si è ben guardata dal commentarli. Non solo per un ovvio garbo istituzionale, ma anche perché - ascoltando quella che è da sempre la posizione del suo ministro per gli Affari Ue Raffaele Fitto - inizia a pensare che il dossier Bolkenstein vada gestito diversamente. Certo Meloni non ha intenzione di mettersi contro né i pasdaran leghisti né chi, in FI come in FdI (soprattutto il capogruppo azzurro Maurizio Gasparri e i ministri Daniela Santanché e Adolfo Urso), è convinto che la proroga delle attuali concessioni sia una possibilità concreta, ma provare a farli ragionare per non incancrenire uno scontro che rischia già di configurarsi come un «nuovo caso Mes» e irrigidire ulteriormente il fronte aperto con la Commissione europea dopo il Patto di Stabilità.

In altri termini, con un occhio ben puntato sul voto estivo, la leader di FdI ha in mente di ritagliarsi un ruolo da tessitrice rispetto alle intemperanze degli alleati, anche nei confronti di un Colle apparso sempre più seccato dal continuo gioco specchi e rifrazioni adoperato da Carroccio e FI. Del resto con la stampa sul piede di guerra per la cosiddetta legge bavaglio, i magistrati ancora agitati dalle parole di Guido Crosetto e i governatori poco sereni per la mancata disponibilità a consentirgli di correre per il terzo mandato, attovagliarsi in un braccio di ferro con Mattarella non è considerabile una buona idea. Specie con la riforma costituzionale per il premierato (e pure quella per l'autonomia differenziata) che ribollono in pentola.
D'altro canto il segnale che per la premier non sarà una conferenza come le altre sta pure nel profilo basso tenuto sui social. Lo scorso anno, il giorno prima del tradizionale evento con i giornalisti, i diversi canali di Meloni annunciarono a reti unificate l'appuntamento. Quest'anno sulle bacheche della premier campeggiano gli auguri per il 2024 e quelli alla neo-mamma Federica Pellegrini.
 


Ultimo aggiornamento: Giovedì 4 Gennaio 2024, 17:45
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