«Cuore mio, vita mia» e ancora «sei il mio tutto»: la mamma di Yuri Urizio, il 23enne morto venerdì scorso dopo essere stato aggredito mercoledì nella zona della Darsena a Milano da un 28enne tunisino ora arrestato. Questo il ricordo pieno di commozione e dolore che la donna ha scritto su Facebook, postando le foto di suo figlio. E, mentre la famiglia si stringe attorno alla donna per superare il dramma appena vissuto, continuano le indagini degli inquirenti. È stata ascoltata, infatti, la testimone che si vede nelle immagini delle telecamere di videosorveglianza.
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Yuri Urizio: ascoltata la testimone
La famiglia non crede alla versione dell'aggressore, Cubaa Bilel, che ha detto di avere attaccato Yuri per difendere una ragazza ucraina che in zona chiede l'elemosina dando in cambio dei cioccolatini e che chiede di non offendere la memoria del ragazzo. La polizia ha individuato la donna ucraina, che è stata sentita, e avrebbe confermato quanto si vede dalle telecamere della zona, ovvero che si era fermata a parlare con il ragazzo, ma se ne è andata prima che venissero alle mani.
Ultimo aggiornamento: Domenica 17 Settembre 2023, 20:02
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