Niccolò Bettarini accoltellato: fermati due italiani e due albanesi per tentato omicidio. Uno è un ultrà dell'Inter. Pm: «Aggressione per futili motivi»

Video
MILANO -  Niccolò Bettarini non aveva alcuna colpa ed è stato violentemente aggredito per motivi futili». È quanto emerge dalle indagini condotte dalla Squadra mobile e coordinate dal pm Elio Ramondini che sta preparando la richiesta di convalida del fermo e di custodia cautelare per i quattro accusati di tentato omicidio. La richiesta arriverà probabilmente oggi sul tavolo del gip che poi dovrà fissare gli interrogatori. Uno dei fermati, quello che avrebbe colpito Bettarini, è legato agli ultrà della curva dell'Inter e all'ambiente dell'estrema destra ma, stando a quanto precisato, il movente dell'aggressione non è assolutamente collegato a questioni calcistiche o politiche.  I fermati sono due italiani di 24 e 29 anni e due albanesi di 23 e 29 anni.

Niccolò Bettarini, figlio di Simona Ventura, accoltellato 11 volte per difendere l'amico. «Vivo per miracolo». 

Si tratta di un ragazzo di poco più di vent'anni, raggiunto da un provvedimento di Daspo negli anni scorsi e, durante l'interrogatorio di ieri, avrebbe negato di aver colpito Bettarini all'uscita della discoteca Old Fashion, molto conosciuta a Milano. Gli altri fermati sono un altro italiano e due albanesi mentre sono in corso accertamenti di natura amministrativa per un provvedimento del questore Marcello Cardona riguardante il locale. L'accusa per i fermati è di tentato omicidio. Niccolò Bettarini non è in pericolo di vita, nonostante sia stato raggiunto da alcune coltellate.

Nessuno ha confessato. Nessuno dei quattro fermati per il tentato omicidio di Niccolò Bettarini ha ammesso di aver ferito il giovane durante gli interrogatori di ieri in Questura. Il principale sospettato di aver inferto le coltellate al figlio di Simona Ventura e Stefano Bettarini è D.G., 29 anni, che ha precedenti per lesioni e detenzione di materiale atto ad offendere ed era sottoposto al regime di sorveglianza speciale (non libertà vigilata come scritto in un primo tempo). Il secondo italiano, F.A., 24 anni, legato agli ultras dell' Inter era stato sottoposto in passato a Daspo ma non risulta avere precedenti penali. Dei due albanesi fermati, invece, uno è irregolare. Gli investigatori della Squadra Mobile e della Volante stanno ricostruendo il ruolo di ognuno nell'aggressione e verificando la presenza di altre persone che hanno partecipato al pestaggio dal momento che gli amici del 'Bettà, come è chiamato Niccolò, hanno raccontato di più persone avventarsi contro il giovane intervenuto per difendere un amico che, nell'Old Fashion, aveva litigato con uno degli albanesi per screzi accaduti in serate precedenti

«Li ho riconosciuti, tre di loro sembravano drogati, uno aveva gli occhi azzurri. Spero che in galera ci stiano anni», aveva detto un amico di Niccolò agli agenti della Squadra mobile e della Volante in questura a Milano, mentre aspettava gli altri sul marciapiede di via Fatebenefratelli. Aveva raccontato che quelli «si accanivano col Betta, ne ho spinto via uno. Lui perdeva molto sangue». Un altro ragazzo, che aveva assistito all'aggressione di Bettarini aveva aggiunto che «sembravano animali».

Sono in corso inoltre gli accertamenti per un provvedimento amministrativo del Questore riguardante il locale.
Maggiori dettagli saranno forniti nelle prossime ore.



 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 2 Luglio 2018, 19:30
© RIPRODUZIONE RISERVATA