Vatileaks, Francesca Chaouqui: «Non sono il "corvo" che ha tradito Papa Francesco, ma custodisco documenti segreti»

Vatileaks, Francesca Chaouqui: «Non sono il "corvo" che ha tradito Papa Francesco, ma custodisco documenti segreti»
«Una persona che vive in un contesto di potere si fa dei nemici. Io me ne sono fatta moltissimi, facendo parte di una commissione che doveva far luce sugli sprechi del Vaticano. Una donna che gestisce documenti riservati e appetibili come faccio io da sette anni non può andare in giro da sola, per questo non giro mai sola. O sono con mio marito o con una guardia del corpo».  Non rinuncia al suo personaggio di “donna fatale” al centro di intrighi di potere Francesca Chaouqui, la giovane ex funzionaria del Vaticano protagonista dello scandalo “Vatileaksche ha portato alla divulgazione di documenti segreti sulle spese economiche della Santa Sede con la complicità di monsignor Lucio Ángel Vallejo Balda, reato per cui l'alto prelato e Francesca Chaouqui sono stati condannati rispettivamente a 18 e 10 mesi di reclusione.

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«Io non ho mai tradito: non il Papa, non gli amici, non i colleghi, non mio marito (Corrado Lanino, ndr). Tradire è da vigliacchi. So mentire, ma non tradisco», dice Francesca Chaouqui, soprannominata “la papessa”. «Io ho presentato i giornalisti a monsignor Vallejo Balda, che ha dato loro parte dell’archivio della commissione. Non lo avessi fatto? Forse lui avrebbe trovato un’altra strada o forse i due libri (“Via Crucis” di Gianluigi Nuzzi e “Avarizia” di Emiliano Fittipaldi, ndr) non sarebbero mai stati scritti. Non posso saperlo. Solo io so, però, quanto me ne sia pentita».

Nonostante tutto “la papessa” continua a presentarsi come una donna di potere. «Ho un superufficio in centro, con una stanza ovale piena di quadri. Gestisco relazioni, faccio incontrare persone, faccio accadere cose», spiega a Chi. «Tutti, prima o poi, passano dal mio studio: politici, artisti, giornalisti, imprenditori, manager. Adoro i miei clienti, le loro ambizioni, le loro debolezze, cui ogni tanto devo rimediare».

E alla domanda se, dopo la condanna, ha ancora consigli per papa Francesco, che l'ha voluta, prima donna e giovanissima, nella commissione vaticana, aggiunge sibillina: «Al Papa si sussurra all’orecchio, non gli si parla dalle pagine di un giornale».

 
Ultimo aggiornamento: Martedì 18 Dicembre 2018, 19:08
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