Vatileaks, Francesca Chaouqui: «Non sono il "corvo" che ha tradito Papa Francesco, ma custodisco documenti segreti»
La denuncia: «Minacciata in centro a Cagliari da un gruppo di immigrati ubriachi»
«Io non ho mai tradito: non il Papa, non gli amici, non i colleghi, non mio marito (Corrado Lanino, ndr). Tradire è da vigliacchi. So mentire, ma non tradisco», dice Francesca Chaouqui, soprannominata “la papessa”. «Io ho presentato i giornalisti a monsignor Vallejo Balda, che ha dato loro parte dell’archivio della commissione. Non lo avessi fatto? Forse lui avrebbe trovato un’altra strada o forse i due libri (“Via Crucis” di Gianluigi Nuzzi e “Avarizia” di Emiliano Fittipaldi, ndr) non sarebbero mai stati scritti. Non posso saperlo. Solo io so, però, quanto me ne sia pentita».
Nonostante tutto “la papessa” continua a presentarsi come una donna di potere. «Ho un superufficio in centro, con una stanza ovale piena di quadri. Gestisco relazioni, faccio incontrare persone, faccio accadere cose», spiega a Chi. «Tutti, prima o poi, passano dal mio studio: politici, artisti, giornalisti, imprenditori, manager. Adoro i miei clienti, le loro ambizioni, le loro debolezze, cui ogni tanto devo rimediare».
E alla domanda se, dopo la condanna, ha ancora consigli per papa Francesco, che l'ha voluta, prima donna e giovanissima, nella commissione vaticana, aggiunge sibillina: «Al Papa si sussurra all’orecchio, non gli si parla dalle pagine di un giornale».
Ultimo aggiornamento: Martedì 18 Dicembre 2018, 19:08
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