Marocchino bloccato (e picchiato) dagli agenti: gogna social dopo il video su Instagram. Ecco com'è andata davvero

Il breve video, poco più di un minuto in linea con il format di Instagram, non riporterebbe la vicenda completa ma solo qualche frame parziale

Marocchino bloccato (e picchiato) dagli agenti: gogna social dopo il video su Instagram. Ecco com'è andata davvero

di Redazione web

Gogna social per per le forze dell'ordine. Un intervento della Polizia e dei Carabinieri di Verona intenti a fermare ed immobilizzare una persona a terra è stato diffuso su Instagram diventando in poco tempo virale e alimentando le polemiche contro le forze dell'ordine soprattutto dopo gli arresti nell'indagine sulle presunte torture delle volanti della Questura alle persone che avevano in custodia. 

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Morsi e sputi alle forze dell'ordine

Il breve video, poco più di un minuto in linea con il format di Instagram, non riporterebbe però la vicenda completa ma solo qualche frame parziale escludendo quindi le prime fasi di quell'intervento che hanno visto il fermato morsicare la mano ad un poliziotto, sputagli in faccia e infine sfondare il finestrino dell'auto di servizio. Il fatto, accaduto lunedì scorso, 19 giugno, davanti alla stazione ferroviaria di Porta Nuova, stando alla ricostruzione, ha visto gli agenti chiedere all'uomo i propri documenti e in poco tempo sono stati circondati da una cinquantina di altre persone.

Da lì l'escalation con il 30enne che si è buttato a terra, è stato immobilizzato e caricato su un'ambulanza.

Dopo le visite di controllo è stato accompagnato in Questura, il 30enne marocchino è stato denunciato per minacce, lesioni aggravate, resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato e rifiuto di fornire la proprie generalità. 

Aggressioni in Questura

A scatenare i commenti negativi sono stati soprattutto i precedenti che hanno visto dei poliziotti arrestati per torture in Questura: il procedimento giudiziario ha fatto finire agli arresti domiciliari a inizio giugno dei poliziotti delle Volanti di Verona e rappresenta la prosecuzione di un'altra indagine aperta per tortura nel febbraio del 2022 a carico di un assistente capo e gente scelto dello stesso reparto, attualmente sospesi. Sul caso sono state diverse le intercettazioni dove i poliziotti si vantavano (uno anche con la propria fidanzata) delle loro azioni.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 22 Giugno 2023, 15:56
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