Quando ha ricevuto la lettera dell'Inps che gli chiedeva di restituire 1.000 euro ha pensato a un errore, o peggio a uno scherzo. E invece Carlo Antonini, bresciano di Sarezzo e malato di Sla, ha scoperto ben presto che è tutto vero: gli è stato chiesto di restituire circa 50 euro al giorno di assegno di accompagnamento percepito nel 2021. Il motivo è presto detto: l'uomo è stato ricoverato per due mesi, e secondo le regole a partire dai 29 giorni di ricovero decade il diritto a percepire la pensione.
Inps: restituire 1.000 euro
«Non voglio niente ma solo spiegare certi paradossi che un disabile è costretto ad affrontare», spiega Carlo Antonini in un post su Facebook: l'uomo si esprime solo attraverso un visore e condivide i suoi pensieri sui social tramite un comunicatore. Stando a quanto ricostruito da Il Giorno al malato di Sla saranno trattenuti 50 euro al mese dalla pensione perché per il periodo che ha trascorso al Niguarda di Milano nel 2021 la moglie, che lo assiste 24 ore 24, non aveva diritto al contributo.
«Se uno che prende l'accompagnamento va in ospedale e il grave lavoro di assistenza della famiglia passa all'ospedale, è giusto che per il periodo di degenza non prenda l'accompagnamento.
Ultimo aggiornamento: Martedì 3 Ottobre 2023, 14:01
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