Gli scienziati assoldati da Elon Musk per Neuralink, l'azienda altamente innovativo che promette un futuro migliore grazie all'impianto di chip nel cervello, per ripristinare funzionalità fisiche alterate da traumi o danni, stanno cercando persone, che si offrano volontarie per il primo studio clinico sull'uomo. Dopo la sperimentazione animale, ed aver ottenuto a maggio scorso il via libera dalla Food and Drug Administration, i tempi sono maturi per impiantare i microchip nel cervello umano.
Studio innovativo
Lo studio, denominato, Prime, acronimo di Precise Robotically Implanted Brain-Computer Interface, avrà una durata piuttosto lungo, sei anni, tempo durante il quale i volontari serviranno per testare la tecnologia sviluppata da Neuralink, quindi l'interfaccia cervello-computer che potrebbe - questo è l'auspicio dell'azienda di Musk, ma trattandosi di ricerca scientifica, questo è l'auspicio di ognuno - aiutare persone paralizzate a ritrovare il movimento, controllando dispositivi esterni, pensando ad una determinata azione da svolgere.
Bando pubblico
L'azienda ha pubblicato un banbo rivolto a persone conquadriplegia dovuta a una lesione verticale del midollo spinale o alla SLA, che abbiano più di 22 anni e che abbiano un caregiver, una persona che si prenda cura in modo stabile, da coinvolgere nello studio.
Battutacce
E mentre è appena iniziata la ricerca di volontari per lo studio di Neuralink, Carlo Calenda, segretario di Azione, commenta la notizia proponendo Matteo Salvini come candidato per l'esperimento. Una battuta di cattivo gusto, visto che il bando si rivolge a persone con gravi difficoltà motorie.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 21 Settembre 2023, 16:34
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