Pulisce il fucile in casa, parte un proiettile e si conficca in testa: morto Juri, ex promessa del calcio

Juri Carioli, 31 anni, deteneva l'arma regolarmente e la stava pulendo come faceva spesso: non si è accorto che all'interno della canna era rimasta una cartuccia

Pulisce il fucile in casa, parte un proiettile e si conficca in testa: morto Juri, ex promessa del calcio

di Redazione web

Stava pulendo il suo fucile, una manutenzione di routine, quella di Juri Carioli, 31 anni, che deteneva l'arma per utilizzarla al poligono. Poco dopo le 21 di domenica scorsa, un boato e quando i genitori sono arrivati nella sua stanza, il figlio era già morto, centrato alla testa da un colpo partito dal suo fucile che credeva scarico. Uno sparo accidentale, che non ha lasciato scampo al 31enne operaio di Forlimpopoli, in provincia di Forlì, racconta Il Resto del Carlino.

Emanuela Orlandi, rivelazione del fratello a DiMartedì: «Da Civitavecchia fu portata in Inghilterra»

Tragedia inspiegabile

Secondo i carabinieri, giunti poco dopo nel luogo della tragedia, in casa della famiglia Carioli, il colpo mortale è stato la conseguenza di un incidente, purtroppo fatale avendo raggiunto la testa della vittima. Per Juri sparare al poligono era una grande passione e le armi, legalmente detetute e conservate in modo accusato, le conosceva bene, così come sapeva maneggiarle con cautela.

Angela, 7 anni e la gamba amputata dopo l'incidente alla comunione. La mamma: «Le foto di Bebe Vio per darle coraggio»

Escluso il suicidio

Gli inquirenti, inizialmente hanno ipotizzato anche il gesto estremo da parte del 31enne, ma il fatto che non ci sia alcun messaggio d’addio e che l'arma non sia stata caricata ha portato all'esclusione del suicidio; il proiettile mortale, con ogni probabilità era rimasto incastrato nella canna, dopo l'ultima esercitazione al poligono di tiro di Forlì.

Juri, mentre stava pulendo il fucile, non si è accorto di quella pallottola ed è bastato sfiorare il grilletto per far partire il colpo.

Promessa del calcio

Juri, operaio in un allevamento di Santa Sofia, un paese appenninico nella provincia di Forlì, era stato anche una promessa del calcio, giocando qualche anno da dilettante e militando anche nel Riccione, in serie D, infine aveva trovato lavoro come operaio, ma non aveva abbandonato la passione per le armi.


Ultimo aggiornamento: Martedì 4 Aprile 2023, 15:13
© RIPRODUZIONE RISERVATA