Campi Flegrei, nel decreto il piano di esodo per bradisismo grave: le zone rosse e l'evacuazione progressiva

Il terremoto sta interessando da settimane l'area dei Campi Flegrei e Napoli, con oltre mille scosse nell'ultimo mese

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Un piano di esodo della popolazione in caso di bradisismo grave, demandato alla Protezione civile. E un altro per valutare la vulnerabilità degli edifici, allo scopo di capire su quali strutture intervenire. Ecco la risposta del governo alle preoccupazioni generate dal terremoto che sta interessando da settimane l'area dei Campi Flegrei e Napoli, con oltre mille scosse nell'ultimo mese. Il piano è parte importante del decreto atteso oggi - se saranno trovate le dovute coperture finanziarie - all'esame del Consiglio dei ministri all'interno di un decreto Campi Flegrei che conterrà anche il potenziamento delle strutture di Protezione civile e un piano per la comunicazione che coinvolgerà le scuole.

In attesa di capire se il testo approderà sul tavolo del Consiglio dei ministri, si lavora alla bozza d'intesa con le Regioni. Come conferma il governatore campano Vincenzo De Luca, dal quale arriva un'importante apertura: «C'è stato un confronto in queste ore con il ministro Musumeci che ci ha sottoposto una bozza di decreto, credo sia un decreto serio. Il ministro - ha proseguito - sta operando con serietà a livello di protezione civile, ovviamente si fa un lavoro di prevenzione, sperando di non aver bisogno di utilizzare queste misure».

 

Il terremoto

Intanto la terra continua a tremare: in mattinata altre due scosse, la più forte - di magnitudo 2.6 - è stata avvertita anche ai piani alti di Napoli. A Pozzuoli restano chiuse due scuole per lesioni mentre in un'altra gli studenti sono stati spostati al piano terra. Diminuire significativamente la popolazione residente nella zona rossa (circa 600mila persone) attraverso uno schema di evacuazione progressiva è la proposta avanzata da due studiosi, il professor Antonio Coviello e il professor Giuseppe De Natale. Ottocento chilometri più a nord di Pozzuoli, terremoto senza danni particolari anche nel Bergamasco oggi, poco dopo le 9. L'epicentro è stato registrato nel paese di Comun Nuovo. Magnitudo 3.0. In alcuni comuni sono state evacuate le scuole.

 

 

Eruzione, il piano

Per l'eruzione del Vesuvio, già c'è un piano nazionale che coinvolge in tutto un milione e trecentomila abitanti e include uno schema di gemellaggio per il trasferimento della popolazione dei Comuni in zona rossa verso varie regioni. Previste una zona rossa, con l'evacuazione preventiva della popolazione in caso di 'allarmè, e una zona gialla per gli allontanamenti temporanei, oltre a quattro diversi livelli di allerta.

 

La mappa

La mappa del documento in caso di eruzione comprende un'area che va da Napoli e il litorale partenopeo (da Pozzuoli a San Giovanni a Teduccio) fino ad estendersi man mano lungo l'entroterra dell'hinterland ai territori di Villaricca, Melito o Casavatore.

Nella zona rossa, quella più esposta al pericolo di invasione di flussi piroclastici (ovvero valanghe di gas, cenere e frammenti vulcanici) sono ricompresi i Comuni di Napoli e alcune sue municipalità, Pozzuoli, Bacoli e altri, per un'area che in totale comprende cinquecentomila abitanti. L'allontanamento della popolazione dalla zona rossa inizia con la dichiarazione della fase di 'allarme'

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Le fasi e la simulazione

La zona gialla - dove ricadono 24 quartieri di Napoli, i Comuni di Villaricca, Calvizzano, Marano, Mugnano e altri e dove vivono complessivamente ottocentomila abitanti - è l'area, esterna alla zona rossa, che in caso di eruzione sarebbe esposta alla ricaduta di ceneri vulcaniche. Per quest'area potrebbero essere necessari allontanamenti temporanei. I quattro livelli di allerta - verde, gallo, arancione e rosso - descrivono invece per i Campi Flegrei lo stato di attività del vulcano e scandiscono il tempo che precede una possibile ripresa dell'attività eruttiva. È prevista una fase di 'preallarmè, in cui le persone che vogliono allontanarsi possono farlo ma solo autonomamente. Alla dichiarazione di 'allarmè invece tutta la popolazione deve abbandonare la zona rossa e può scegliere di farlo in modo autonomo o assistito. Il tempo complessivo stimato per questa operazione è di tre giorni: nelle prime 12 ore saranno utili a permettere alle persone di prepararsi , le successive 48 ore riguardano la partenza della popolazione da tutti i Comuni della zona rossa. Le ultime 12 ore rappresentano infine un margine di sicurezza per la gestione di eventuali criticità.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 5 Ottobre 2023, 15:19
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