Uomini e donne, Teresa Cilia e la sofferenza per la malattia: «Sto male, devo curarmi»

L'ex tronista è tornata sui social per raccontare della sofferenza che da tempo l'attanaglia: una forte emicrania

Uomini e donne, Teresa Cilia e la sofferenza per la malattia: «Sto male, devo curarmi»

di Redazione Web

Teresa Cilia, ex tronista di Uomini e Donne, dopo aver scelto Salvatore di Carlo, è convolata con lui a nozze nel 2016. Ma, nonostante il forte amore, dopo ben 7 anni, il matrimonio si è concluso per un presunto tradimento. Teresa è solita parlare ai suoi follower anche dei suoi problemi. Come è accaduto ora, quando l'ex tronista è tornata sui social per raccontare della sofferenza che da tempo l'attanaglia: una forte emicrania, che le starebbe impedendo di vivere ma anche di lavorare serenamente. «Scusate l’assenza di questi giorni ma in realtà, sono onesta, non sono stata molto bene. Ho avuto dei fortissimi attacchi di mal di testa, emicrania proprio…che non ve lo dico. Sono arrivata più volte in guardia medica per farmi fare la toradol e devo dire che ogni giorno puntualmente mi alzo così. Veramente chi non ci soffre non può capire quanto può essere invalidante questa cosa. Sono stata davvero molto male» confessa su Instagram.

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ll racconto delle terapie

 

L'ex tronista ha parlato di una terapia che avrebbe letto online, chiedendo consiglio ai suoi fan: «Fino a ieri ancora avevo mal di testa, oggi va un po’ meglio ma devo necessariamente trovare una soluzione. Adesso leggevo che c’è una terapia che, anziché prendere le classiche pillole che prendevo io fino a poco fa, si fanno delle punture. Delle punture di botulino. Sono trentasei punture che si fanno tra la fronte, le spalle e il collo. Non so se qualcuno di voi l’ha già provato, se mi può dare informazioni in merito perché io non ce la faccio più». Da quanto dice Teresa, sembra che di terapie ne abbia provate diverse, ma senza ottenere mai i risultati sperati. Anzi, aveva ottenuto solamente degli effetti collaterali, come aumento di peso e fame esagerata.

Insomma, l’influencer ha confessato di essere proprio esausta da tutta questa situazione: «La cura che facevo io erano degli antiepilettici, che comunque come effetto collaterale avevano questo aumento esagerato di peso e anche questa fame che non vi dico».

La cura

Cilia continua, dicendo: «In alternativa ci sono gli antidepressivi, che eviterei di prendere, o sennò c’è questa puntura – che non fanno a tutti – oppure queste trentasei punturine di botox. Non lo so…Se magari qualcuna di voi ha già provato questa nuova terapia, come si è trovata, insomma…Datemi un po’ di info. Io nel frattempo cerco un altro centro cefalee. Vediamo se riesco a trovare un centro che possa fare al caso mio. Vi dico la verità, ne ho girati tanti ma, ragazze, vi dico che non sto passando un buon momento. Sono davvero esausta, qundi cercherò di trovare una terapia che comunque non mi faccia…Non mi aggiusta una cosa e ne rovina un’altra perché sennò così non va bene».

Le conseguenze

Proseguendo nel lungo sfodo, Cilia ha anche raccontato di come l’emicrania abbia avuto un impatto negativo sulla sua vita professionale. L’ex tronista, che in passato ha lavorato nella redazione di Maria De Filippi, sarebbe stata costretta ad abbandonare il lavoro a causa delle eccessive assenze proprio collegate a questo problema: «Sono molto molto scoraggiata perché vedo questo tunnel sempre più buio. Nonostante sembri una sciocchezza ma in realtà, credetemi, non lo è perché tutti i giorni avere questo dolore qua o qua è davvero invalidante. Non mi permette di vivere la mia vita in pieno perché giustamente devo fare i conti anche sulle ore di sonno, se prendo sole, se prendo vento…Mah, vediamo un po’. Ovviamente se qualcuno di voi ha un’esperienza simile e ci vogliamo confrontare vediamo un po’. E ovviamente come se non bastasse questa malattia è sottovalutata. Spesso mi chiedete “ma perché non lavori più dove lavoravi prima?“. Ecco, questo è uno dei tanti motivi, perché spesso, per forza di cose, mi dovevo assentare e giustamente sono un problema perché sono un problema.

L'aiuto inesistente del Governo

Infine, Teresa ha avuto da ridire sul mancato intervento dello Stato verso questa patologia. A livello economico, infatti, cercare di contrastare il dolore dovuto all’emicrania comporta una grande spesa, che non sarebbe affatto supportata dallo Stato: «Però in questo lo Stato ovviamente non c’è. Io pago, per esempio, tre pillole dieci euro e calcolate che in un mese me ne servono tantissime. Più tutte le visite nei vari centri che ho girato, tutti i controlli che faccio ogni anno, che poi alla fine non servono a nulla. Però anche lì, è una malattia invalidante ma nessuno se ne occupa. L’importante è che noi del governo facciamo…leviamo questo, leviamo quello, noi andiamo a togliere sempre. Non diamo mai una mano a chi veramente ha bisogno di una mano. Veramente, sono molto sconcertata».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 4 Agosto 2023, 18:47
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