Putin decora il blogger ucciso in un attentato San Pietroburgo: «Per il coraggio e il valore»

Il dissidente Ponomarev: «Kiev non ha niente a che fare con l'attentato»

Putin decora il blogger ucciso in un attentato a San Pietroburgo: «Per il coraggio e il valore»

Vladimir Putin ha decorato con un'onorificenza postuma il blogger militare nazionalista Vladlen Tatarsky, ucciso ieri in un attentato a San Pietroburgo. «Conferimento (postumo) dell'Ordine del Coraggio a Maxim Yuryevich Fomin (Vladlen Tatarsky), un corrispondente militare, per il coraggio e il valore manifestati durante il servizio», si legge in un decreto pubblicato in serata, secondo quanto riporta Interfax.

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Il dissidente Ponomarev: «Kiev non ha niente a che fare con l'attentato»

«Ovviamente il governo ucraino non ha niente a che fare» con l'attentato in cui ha perso la vita il blogger militare Vladlen Tatarsky. «Sono stati i partigiani russi», per la precisione «un gruppo locale di San Pietroburgo».

Lo afferma all'Adnkronos Ilya Ponomarev, politico russo in esilio in Ucraina, secondo cui la guerra «sta arrivando in Russia». «Conosco le persone che sono dietro l'attacco, ma non posso rivelare nulla. Sono loro che devono fare una dichiarazione pubblica e non voglio fare niente contro la loro volontà», spiega l'ex deputato della Duma e miliardario, precisando di non aver mai sentito il nome di Darya Trepova, la 26enne arrestata perché principale sospettata dell'attentato. «Non ho mai sentito il suo nome prima. Non ci conosciamo, quindi non posso dire nulla al riguardo», dichiara. Ponomarev non ritiene l'omicidio di Tatarsky un segnale al leader del Gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, come ipotizzato da alcuni osservatori. «È stato un segnale in generale per le élite russe che Putin non è in grado di proteggere nessuno, che tutti sono in pericolo e che se si sostiene la guerra è meglio stare attenti», sostiene il politico in esilio, sottolineando come la Russia sia «un Paese in guerra e un Paese in guerra, per definizione, non può essere un luogo sicuro».


Ultimo aggiornamento: Lunedì 3 Aprile 2023, 20:25
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