Blogger ucciso, fermata la ragazza che ha messo la bomba. Mosca accusa: «Dietro l'attentato c'è l'Ucraina»

La giovane, 26 anni, avrebbe portato la statuetta con la bomba che ha ucciso Tatarsky

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di Domenico Zurlo

Dopo la bomba esplosa in un bar ieri a San Pietroburgo, che ha ucciso il blogger propagandista Maksim Fomin, alias Vladlen Tatarsky, una ragazza di 26 anni, Daria Trepova, è stata fermata dalle forze di sicurezza russe. La giovane, residente a San Pietroburgo, è sospettata dell'omicidio: avrebbe portato al bar una scatola con un busto di Tatarsky, in cui era montato un ordigno esplosivo. 

E da Mosca arriva l'accusa all'Ucraina: «Il regime di Kiev sostiene azioni terroristiche» ed ecco «perché l'operazione militare speciale in Ucraina viene compiuta», ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in merito all'attentato di ieri a San Pietroburgo. «Questo regime è dietro l'assassinio di Darya Dugina e molto probabilmente dietro l'assassinio di Fomin», ha aggiunto Peskov, citato dall'agenzia Ria Novosti.

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Il bar è del capo di Wagner

Lo riporta Ukrainska Pravda citando alcuni media russi tra cui Interfax, che a sua volta cita una «fonte informata». Non c'è ancora una conferma ufficiale di queste informazioni. Secondo altri media Daria Trepova era stata precedentemente arrestata il 24 febbraio durante una manifestazione contro la guerra. Il bar in cui è esploso l'ordigno è di proprietà di Yevgeny Prigozhin, capo del gruppo Wagner.

I servizi di sicurezza russi hanno fermato Darya Trepova dopo una caccia durata diverse ore. «Agenti del Comitato investigativo, in collaborazione con i servizi operativi, hanno fermato Darya Trepova, sospettata di essere coinvolta nell'esplosione al caffè di San Pietroburgo», fa sapere sul suo canale Telegram il Comitato investigativo, citato dall'agenzia Ria Novosti. 

 

Dagli Usa: «Fratture nel Cremlino»

E dagli Usa arrivano i primi commenti: secondo l'ultimo report del think tank statunitense Isw (Institute for the study of the war) l'assassinio del blogger militare ultranazionalista potrebbe rivelare ulteriori fratture all'interno del Cremlino e della sua cerchia ristretta. Gli analisti dell'Isw definiscono 'strana' la dichiarazione di Prigozhin il quale ha detto che non avrebbe «incolpato il regime di Kiev» per la morte di Fomin e di Daria Dugina (assassinata in agosto) indicando come responsabile un gruppo di radicali russi. 

Secondo l'Isw l'attacco al bar di San Pietroburgo «potrebbe anche essere un tentativo di intimidire altri blogger militari affiliati a Wagner». Non solo: «È possibile che i funzionari russi intendano usare l'assassinio di Fomin per spingere l'autocensura della società civile russa che mette in discussione i progressi della guerra nei bar». In precedenza l'Isw aveva osservato le incursioni dei servizi russi nei bar di Mosca e San Pietroburgo in marzo accusando le persone di fornire assistenza finanziaria alle forze ucraine e di coinvolgere i minori in «atti antisociali».

Il presidente Putin aveva dato il 28 febbraio scorso istruzioni all'intelligence (Fsb) di intensificare le misure di controspionaggio e di reprimere la diffusione dell'ideologia filo-ucraina, ordine che è stato usato per smantellare i raduni nei bar di Mosca e San Pietroburgo. «Il movimento Kiber Front Z, affiliato a Wagner, ha animato per mesi discussioni sulla guerra nei bar di proprietà di Prigozhin ed è possibile che questo assassinio di alto profilo scoraggi la partecipazione a eventi simili.


Ultimo aggiornamento: Martedì 4 Aprile 2023, 19:20
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