Liz Truss si dimette dopo 44 giorni, ma riceverà un vitalizio altissimo: ecco la cifra da capogiro

Protestano le opposizioni e monta la rabbia nella popolazione: "Non lo merita di certo"

Liz Truss si dimette dopo 44 giorni, ma riceverà un vitalizio altissimo: ecco la cifra da capogiro

In Italia, si sa, i costi della politica sono un tema spinoso. Ma anche all'estero, la situazione non è di certo tutta rose e fiori. E lo dimostra il caso di Liz Truss, la premier britannica che aveva preso il posto di Boris Johnson e che, alle prese con mille difficoltà, ha gettato la spugna dimettendosi dopo appena 44 giorni in carica.

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Liz Truss, il vitalizio clamoroso

Se dal punto di vista politico il mandato di Liz Truss sarà ricordato solo per l'estrema brevità, per le casse dello Stato britannico si prevede un vero e proprio lasso. Come ex premier, Liz Truss ha infatti maturato il diritto ad un vitalizio complessivo da 115mila sterline (oltre 130mila euro) all'anno, che mensilmente equivale a circa 11mila euro. Si tratta di una misura che nel Regno Unito esiste dal 1991, dopo le dimissioni di Margaret Thatcher. Ma se nel caso della 'lady di ferro', un vitalizio poteva avere senso per la longevità politica, il mandato di Liz Truss è decisamente troppo breve per giustificare una cifra simile. La legge, però, non preve distinzioni o calcoli diversi a seconda della durata del mandato. Il limite massimo è di 115mila sterline, una cifra congelata dal 2011 e se Liz Truss dovesse accettare un nuovo incarico in politica, la quota del vitalizio si abbasserebbe.

La rabbia

La notizia ha mandato su tutte le furie i cittadini britannici e le opposizioni, ma ha fatto il giro del mondo: ne parla anche il New York Times. Keir Starmer, leader dei laburisti, non usa mezzi termini e alla BBC ha commentato: «Solo sei settimane in carica e pensa di meritare il vitalizio?».

Sono tanti i politici e i cittadini che non hanno gradito la notizia.

I costi della politica

Intanto, mentre i cittadini britannici sono costretti a far fronte, come tutti, ai rincari dell'energia e delle materie prime, la discussione sui costi della politica e dello Stato (compresa la monarchia) si fa sempre più accesa. In molti chiedono di rivedere la legge e i criteri per il calcolo dei vitalizi. Tra gli ex premier britannici, John Major e Tony Blair percepiscono il vitalizio completo (115mila sterline), Gordon Brown si 'accontenta' di poco meno, David Cameron ne percepisce 113mila. Theresa May ha un vitalizio da 57mila sterline (oltre 65mila euro), ma solo perché è in carica come deputata e percepisce anche lo stipendio da membro del Parlamento.


Ultimo aggiornamento: Sabato 22 Ottobre 2022, 08:29
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