Benzina, bollette, generi alimentari e servizi. Tutto aumenta e la corsa impazzita dei prezzi, cominciata due anni fa, sembra inarrestabile. La conseguenza è che sempre più famiglie si trovano in difficoltà e, chi può, saccheggia i risparmi. La sconsolante fotografia stavolta la scatta l’Autorità garante della concorrenza e del mercato nella sua relazione annuale. L’inflazione è «la tassa più odiosa» - spiega il presidente dell’Authority Roberto Rustichelli - perché «grava più sulle famiglie che hanno una minore capacità di spesa, colpisce i bisognosi più dei ricchi, riduce il valore dei risparmi e pesa particolarmente sui lavoratori a reddito fisso».
Penalizzate le famiglie povere
A conti fatti, «per il 20% delle famiglie meno abbienti, l’inflazione effettiva arriva a essere quasi il doppio di quella delle famiglie più ricche», ha osservato Rustichelli. I prezzi hanno iniziato a correre da giugno 2021 come non si vedeva da decenni.
I risparmi
E a proposito di risparmi il presidente Rustichelli si è rivolto anche alle banche sottolineando come, a fronte di un aumento dei tassi, la banche non remunerino ancora a sufficienza i conti di famiglie e imprese. In pratica se aumentano i tassi praticati a famiglie e imprese per i prestiti bancari, altrettanto dovrebbero aumentare i tassi pagati ai risparmiatori. Da questo orecchio invece il sistema del credito sembra non sentire e per questo Rustichelli chiede «un dialogo maggiore tra banche e clientela che porti a una maggiore remunerazione dei depositi e dei risparmi».
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 28 Giugno 2023, 07:51
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