«Gli animali non si toccano», corteo animalista per la morte del cane Aron e del gatto Leone

In molti hanno mostrato la foto di Aron, il pitbull morto dopo essere stato legato a un palo e dato alle fiamme dal suo stesso proprietario

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A Milano, nel pomeriggio di domenica 14 gennaio, si sono riunite più di mille persone per commemorare gli animali vittime di violenza da parte degli esseri umani. Sono tanti gli episodi scioccanti che negli ultimi giorni hanno sconvolto l'opinione pubblica. Prima il gatto Leone, brutalmente scuoiato vivo ad Angri (Salerno) e trovato agonizzante il 10 dicembre. Il povero micio, purtroppo, è deceduto alcuni giorni dopo.

«Vogliamo giustizia»

Un altro felino, a San Ferdinando (Barletta-Andria-Trani), è stato ritrovato con il muso devastato dai petardi. Nonostante le cure, anche in questo caso, l'animale non ce l'ha fatta. L'ultimo caso, riguarda un uomo di 46 anni a Palermo, che ha bruciato vivo il suo cane Aron. «Vogliamo giustizia, la pena per chi uccide un animale va dai due mesi ai due anni.

Troppo lieve», aveva dichiarato Viviana Raja, la consigliera della Dc al Comune di Palermo.

La risposta, intanto, sono le centinaia di persone al corteo all'Arco della pace. «Basta violenze sugli animali», «Gli animali non si toccano», recitano gli striscioni esposti durante la manifestazione. In molti hanno mostrato la foto di Aron, il pitbull morto dopo essere stato legato a un palo e dato alle fiamme dal suo stesso proprietario.


Ultimo aggiornamento: Domenica 14 Gennaio 2024, 20:15
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