Moratti promuove l'Inter: «A Istanbul ho visto una grande squadra. Siamo pronti per nuovi successi»

L'ex patron nerazzurro a Leggo dopo la finale persa col City: "La stagione è stata ottima. Acerbi su Haaland? Fenomenale"

Moratti promuove l'Inter: «A Istanbul ho visto una grande squadra. Siamo pronti per nuovi successi»

di Massimo Sarti

Non era a Istanbul insieme ad una larga fetta dei protagonisti del 2010, della vittoria del Bernabeu di Madrid sul Bayern Monaco e del conseguente "triplete". Massimo Moratti resta l'ultimo presidente ad aver regalato all'Inter la Champions League: "colpa" del Manchester City.

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L'Inter ha giocato ad armi pari con i "mostri" del City, perdendo solo per un episodio. Come ha valutato la partita?
«Sintesi perfetta della gara. C'era da aver paura davanti a questo Manchester City, ma l'Inter ha fatto la sua gara. Non è stata una gran partita in generale, ma tutte e due le squadre erano bloccate dalla paura di perdere».
Troppe occasioni sbagliate sotto porta, però, dai nerazzurri...
«Sbagliato soprattutto il colpo di testa di Lukaku al 90'. Il resto è stata sfortuna e merito della difesa del City. Ma Lukaku non è da criticare, perché da quando è entrato lui l'Inter ha cominciato ad essere pericolosa, mentre prima in pratica non lo era mai stata».
Forse sono mancati proprio il miglior Lautaro Martinez e il miglior Calhanoglu. È d'accordo?
«È stato un tipo di partita in cui è risultato difficile esprimere le proprie qualità. Anche il Manchester City potrà dire che sono mancati molti giocatori di classe che si sono espressi male».
Tra questi c'è Haaland, francobollato da Acerbi...
«Acerbi è stato fenomenale».

 


L'infinita stagione dell'Inter si è chiusa con un'amarezza. Lei come la giudica, nel complesso?
«È stata ottima. Ha perso per un pelo la finale di Coppa dei Campioni. Più prestigioso di così cosa vuole che ci sia. In campionato si è ripresa molto bene. Ha vinto Supercoppa e Coppa Italia. Più di così cosa si vuol chiedere».
Lei resta l'ultimo presidente ad avere vinto la Champions League nel 2010 con l'Inter nell'anno del triplete. Un "record" cui, da tifoso, avrebbe rinunciato volentieri...
«Senza dubbio, perché vincere ancora rinverdisce il passato. Questo gruppo sarebbe entrato ancor di più nella storia e nella forza della società. È un peccato, ma nessuno ha colpa per questa sconfitta, perché l'Inter si è battuta con prestigio».
Dopo la sconfitta in finale di Europa League con il Siviglia nel 2020 l'Inter seppe ripartire verso lo scudetto del 2021 e verso le quattro coppe vinte da Simone Inzaghi. Sarà lo stesso?
«I giocatori devono rendersi conto di aver fatto una cosa eccezionale arrivando in finale.

Essere la seconda squadra più forte d'Europa è un merito, una responsabilità, e sicuramente darà fiducia per il futuro sul piano psicologico. Perché l'Inter a Istanbul si è comportata da grande squadra».

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Ultimo aggiornamento: Lunedì 12 Giugno 2023, 09:41

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