Ferrara: «Dopo Suburra guardo Roma dai tetti»

Ferrara: «Dopo Suburra guardo Roma dai tetti»

di Paolo Travisi
Quasi 28 anni ed il suo viso è sugli schermi di 190 paesi nel mondo. Giacomo Ferrara, cresciuto sulle montagne d'Abruzzo ha raggiunto una popolarità internazionale con Spadino, personaggio centrale nella serie Suburra. Ma il suo esordio artistico è legato al cinema, con un quarto film, Guarda in alto, in cui ha un ruolo da protagonista.

Dall'albergo di famiglia in Abruzzo alla platea mondiale di Netflix. Come si è adattato a questa nuova vita?

Rimango sempre lo stesso, attaccato alle origini e appena posso torno ad aiutare la famiglia. È bello aver realizzato il sogno di fare l’attore, ma continuerò a studiare, perché in futuro mi piacerebbe lavorare anche con registi internazionali, su set importanti.

Per strada la chiamano Spadino?

Si e mi fa piacere perché significa che riconoscono il mio lavoro. All'inizio temevo, vista la popolarità del personaggio e l'ambientazione romana, che la gente fosse invadente, invece sono tutti molto educati quando mi chiedono una foto.

In Guarda in alto, il ruolo è del tutto diverso?

E' un film fuori dagli schemi del cinema italiano abituale. E' un personaggio disilluso dalla vita, un po' depresso, non ha sogni, invece stare sui tetti di Roma lo porta a vedere il mondo da un'altra prospettiva con gli occhi di un bambino.

Roma vista dall'alto è un'altra città?

E' un universo parallelo, si vede in lontananza il traffico, si guarda come se non ti toccasse, perché non si hanno i piedi per terra, ma sui tetti.

Prima della popolarità, perché ha scelto questo mestiere?

Non l’ho fatto per i soldi, ma neanche per la celebrità. Da bambino, in hotel facevo parte dell'animazione per i clienti e mi divertiva stare sul palco. A 8 anni ho deciso, che quando avrei compiuto 18 anni sarei venuto a Roma per studiare e fare l'attore. E così è stato.

Che poster aveva in cameretta?

Avevo una foto di Totò e Peppino che arrivano a Milano. Lo comprai da bambino alla Casa del Cinema a Roma.

Quindi le piaceva la commedia?

Il mio primo film di Riccardo Rossi era una commedia, un nerd 19enne alla sua prima esperienza sessuale. In ogni mia interpretazione ci sono ironia e comicità, anche in un personaggio brutale e folle come Spadino.

Netflix ucciderà il cinema?

Non penso, ma le sale del cinema non sono piene, quindi credo che un'altra possibilità di vedere film, sia solo positiva. Io ho comprato una tv nuova per vedere le serie, ma se c'è un film che mi piace, vado al cinema.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 8 Ottobre 2018, 07:25
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