Depongono fiori per Navalny, la Digos li identifica: «Non facevamo nulla di male». Piantedosi minimizza: «Agenti non consapevoli»

Lunedì 19 Febbraio 2024, 16:09 - Ultimo aggiornamento: 21:18

La polemica

A denunciare per primo la vicenda, citando Annaviva, era stato il senatore del Pd Filippo Sensi: «Oggi una dozzina di persone voleva onorare con fiori la memoria di Navalny a Milano sotto la targa di Anna Politkovskaya. Si sono trovati lì degli agenti che li hanno identificati. Con una interrogazione parlamentare a Piantedosi chiederemo conto di che Paese siamo», le sue parole in una nota. «Che i cittadini italiani vengano identificati dalla Digos per aver lasciato un fiore in memoria di Navalnyj e' semplicemente ributtante. Oggi a piazza del Campidoglio ne lasceremo molti, caro Piantedosi, vieni ad identificarci tutti», scrive il leader di Azione Carlo Calenda.

«È gravissima l'identificazione a chi ieri a Milano ha ricordato Alexei Navalny depositando dei fiori. Le libere opinioni non vanno schedate. Perché di questo si tratta. L'esercizio legittimo del diritto di esprimere un'opinione politica deve essere riconosciuto a tutti e senza illegittime 'schedature' indegne di uno Stato che vuol definirsi democratico. Essere 'identificati' vuol dire subire l'inserimento dei propri dati al CED, dati che rimarranno per tempo indefinito, esattamente come coloro che delinquono. La legge prevede che l'identificazione deve avere ragioni di ordine pubblico e sicurezza. E ieri a Milano questa due condizioni non c'erano. Sarebbe interessante capire se per caso il Questore di Milano abbia ricevuto disposizioni in tal senso dal Governo», afferma la senatrice dell'Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi.

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