Depongono fiori per Navalny, la Digos li identifica: «Non facevamo nulla di male». Piantedosi minimizza: «Agenti non consapevoli»

Lunedì 19 Febbraio 2024, 16:09 - Ultimo aggiornamento: 21:18

Le parole di Tajani e Piantedosi

«Può essere che delle persone siano state identificate per motivi di sicurezza, non lo so, io sono qui dall'alba». Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani parlando a proposito del caso dei manifestanti pro-Navalny identificati in Italia. «Piantedosi è una persona seria e credibile, le forze dell'ordine svolgono il loro lavoro con la massima serietà, non bisogna strumentalizzare normali operazioni di controllo», ha aggiunto.

«È capitato anche a me, nella vita, di essere identificato; non credo sia un dato che comprime una qualche libertà personale», spiega invece Matteo Piantedosi, a margine della sottoscrizione di un accordo tra la Regione Lombardia, l'Agenzia nazionale per l'amministrazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata e l'Anci Lombardia. «L’identificazione delle persone -ha aggiunto Piantedosi- è un'operazione che si fa normalmente nei dispositivi di sicurezza per il controllo del territorio. Mi è stato riferito che il personale che aveva operato non avesse piena consapevolezza».

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