Depongono fiori per Navalny, la Digos li identifica: «Non facevamo nulla di male». Piantedosi minimizza: «Agenti non consapevoli»

Lunedì 19 Febbraio 2024, 16:09 - Ultimo aggiornamento: 21:18

Sap: «Identificazione tra i nostri doveri»

«L'identificazione non comprime alcuna libertà personale, rientra tra i compiti, anzi tra i doveri, di chi ha il compito di garantire la sicurezza e l'ordine pubblico. Chi percepisce l'identificazione come qualcosa di pericoloso, ha qualcosa da nascondere oppure ha un pregiudizio verso le forze dell'ordine. I colleghi hanno fatto semplicemente il loro dovere», dice invece all'Adnkronos Stefano Paoloni, segretario generale del Sap, sindacato autonomo di polizia.

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