Ucraina, alta tensione con la Moldavia: la Transnistria pronta a chiedere l'annessione con la Russia. Ue: «Non tollereremo violazioni»

Secondo un oppositore transnistriano, la regione formalizzerà la richiesta il prossimo 28 febbraio e il giorno dopo Putin lo annuncerà all'Assemblea federale. L'Ucraina teme l'accerchiamento

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di Gianluca Cordella

Una decisione che potrebbe creare ulteriori tensioni internazionali. La Transnistria, enclave separatista della Moldavia al confine con l'Ucraina, sembra infatti intenzionata a chiedere l’annessione alla Russia. Una mossa che riscriverebbe la geografia dell’Europa dell’Est e che potrebbe essere stata pilotata proprio dal Cremlino.

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La data chiave

La data da cerchiare è il 28 febbraio prossimo, quando il congresso della regione dovrebbe formalizzare la decisione. Ad anticipare la mossa è stato l'oppositore transnistriano Ghenadie Ciorba, parlando con diverse agenzie internazionali.

 

La minaccia di Mosca

Ciorba ha spiegato che l’incontro tra i rappresentanti politici dell’area si terrà il giorno prima del discorso del presidente russo Vladimir Putin all'Assemblea federale. Che è appunto il motivo per cui l'opposizione transnistriana non esclude che la direttiva per la riorganizzazione della regione sia stata data proprio da Mosca. Un ulteriore carta che lo Zar intende giocarsi sulla scontata rielezione nelle presidenziali senza avversari di marzo.

Le mire di Putin

Secondo Ciorba in questa direzione va letta anche la recente protesta a Tiraspol, capoluogo della Transnistria, contro le presunte pressioni economiche da parte del governo centrale di Chisinau. «Da qui la recente dichiarazione del ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, secondo cui Mosca non permetterà ai suoi cittadini della Transnistria di soffrire», ha spiegato ancora l’oppositore.

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Ciorba, rivolgendosi alla presidente della Moldavia Maia Sandu, ha sottolineato come la mossa sia molto pericolosa perché «la psicologia dell’attuale leadership russa, in particolare di Putin, è molto simile a quella di Hitler alla fine degli anni ’30».

I tentativi passati

Chisinau, dal canto suo, spiega che sta monitorando attentamente la situazione nella regione e che «Tiraspol è consapevole delle conseguenze legate a iniziative sconsiderate», ma aggiunge anche che «dalle informazioni in nostro possesso non c'è motivo di credere che la situazione nella regione possa peggiorare».

«Hanno già fatto tentativi del genere in passato – ha commentato la presidente della Commissione Sicurezza, Difesa e Ordine Pubblico, Lilian Carp - Non è la prima volta che si tengono pseudo-referendum.

Dobbiamo stare molto attenti alle azioni che intraprendono, alle dichiarazioni che fanno, che incidono sulla nostra sicurezza, e dobbiamo prendere le misure necessarie per prevenire un’escalation», aggiungendo che «allo stato attuale non esiste alcun rischio per la sicurezza, ma le cose possono evolversi di giorno in giorno».

 

La storia

La Transnistria è una regione separatista dell'Europa orientale, che fa da cuscinetto tra la Repubblica di Moldavia e l'Ucraina. È stata costituita ufficialmente nel 1990, dichiarando la propria indipendenza dalla Moldavia e con l'aiuto dell'esercito russo sconfisse quello moldavo nella Guerra della Transnistria. Proprio per la sua posizione strategica, un’annessione alla Russia sarebbe un duro colpo per l’Ucraina che di fatto si ritroverebbe geograficamente accerchiata da Mosca. Anche perché la Russia non ha mai smesso di avere una grande influenza sul territorio, al punto che già adesso, secondo alcune fonti, sul territorio sarebbero di stanza tra i 1.500 e i 2.000 soldati russi che si integrano a un esercito di 10.000 paramilitari.

La risposta dell'Unione Europea

«Qualsiasi cambio dello status quo sarebbe una violazione del diritto internazionale. Non è la prima volta che ci sono indicazioni di questo tipo» dalla Transnistria «ed è chiaro che l'Ue non tollererà alcuna altra violazione del diritto e la violazione dell'integrità territoriale della Moldavia». Lo ha detto il portavoce del Servizio di Azione Esterna dell'Ue, Peter Stano, rispondendo sulle notizie secondo cui il Congresso della Transnistria, il prossimo 28 febbraio, voterà per l'unificazione con la Russia. «Non facciamo speculazioni» su queste notizie «ma monitoriamo molto da vicino la situazione e siamo in continuo contatto con i nostri partner moldavi», ha aggiunto.


Ultimo aggiornamento: Sabato 24 Febbraio 2024, 20:32
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