Navalny, il corpo mostrato alla madre: «Mi minacciano, vogliono seppellirlo in segreto e dicono che è morto per cause naturali»

Nel referto mostrato alla donna si legge che l'oppositore russo è morto per cause naturali

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di Redazione web

A Ludmilla Navalnaya, madre di Alexei Navalny, è stato mostrato giovedì 22 febbraio il corpo dell'oppositore, ma le autorità rifiutano ancora di consegnarlo alla famiglia. Il referto medico sulla morte «afferma che le cause del decesso sono naturali». Lo riferisce su X la portavoce dell'oppositore russo morto venerdì 16 febbraio nella colonia penale in cui era detenuto, Kyra Yarmish.

«La stanno ricattando» perché, «su ordine del Cremlino, le stanno mettendo condizioni su dove, quando e come seppellire Alexei». spiega la portavoce, concludendo: «Vogliono farlo in segreto, senza dare la possibilità di salutarlo». 

La denuncia della mamma di Navalny

Navalnaya denuncia che le autorità vogliono dare sepoltura al figlio in segreto, decidere tempi e modalità, senza dare la possibilità alle persone che tenevano a lui di dargli un ultimo saluto. E denuncia che gli inquirenti hanno iniziato a minacciarla. In un video registrato subito dopo aver lasciato la sede della Commissione inquirente di Salekhard, la cittadina vicino alla colonia penale a regime speciale di Kharp in cui era detenuto, ed è morto Navalny, e dove, racconta, «mi hanno ricevuto nel pomeriggio, dopo quasi un giorno di attesa».

Il racconto della donna

La donna spiega di essere riuscita a vedere il corpo del figlio solo mercoledì sera, accompagnata "in segreto" all'obitorio. «Gli inquirenti dicono di essere a conoscenza delle cause della morte. Ho firmato il certificato di morte. Avrebbero per legge dovuto restituirmi subito il corpo, ma non lo hanno fatto. Invece mi ricattano, vogliono definire le condizioni del come, dove e quanto seppellire mio figlio, ricevono ordini o dal Cremlino o dalla sede centrale della Commissione inquirente. Vogliono che la sepoltura avvenga in segreto, senza un saluto. Vogliono portarmi in un cimitero con una tomba appena fatta e indicarmi, qui giace tuo figlio», aggiunge, con voce molto ferma e calma.

«Non sono d'accordo, come non lo è chi li voleva bene, le persone per cui la morte è stata una tragedia personale.

Registro questo video perché hanno iniziato a minacciarmi, a guardarmi dritto negli occhi, a dire che infieriranno sul corpo di Alexei se non accetto un funerale segreto», ha quindi precisato, citando esplicitamente il nome dell'ispettore Ropaev, e spiegando di aver ribadito ai suoi interlocutori di volere che il figlio le sia restituito «immediatamente».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 23 Febbraio 2024, 10:44
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