Una donna è stata soccorsa dal 118: in ambulanza però il suo cuore si è fermato due volte a cauda di due infarti. Ma è salva, è il miracolo di Natale. Dovrà ringraziare qualcuno per essere ancora viva. Sicuramente i sei operatori del 118 che l’hanno riportata in vita dopo ben due arresti cardiaci avvenuti a distanza di poco tempo in ambulanza. Un caso raro di ripresa stabile dell’attività di pompa del cuore danneggiato da un infarto. È grazie agli operatori in divisa rossa e la croce sul petto se una sessantenne di Fragagnano (Taranto) potrà raccontare la sua notte di Natale, quella in cui il destino ha voluto che tutto funzionasse alla perfezione: la giusta allerta della centrale operativa, il tempestivo arrivo dell’ambulanza con l’infermiere a bordo e l’altrettanto rapido intervento del mezzo di soccorso con il medico pronto a fare diagnosi e terapia.
L'intervento dei medici
Senza di loro, il successivo intervento dei cardiologi della clinica tarantina dove la donna è stata trasportata, sarebbe stato impossibile. Il dramma nella casa della sessantenne si è presentato inaspettato dopo la mezzanotte tra domenica di Natale e lunedì di San Silvestro. Aveva da poco terminato la cena con i parenti in casa quando si sono presentati i primi sintomi: un dolore al petto che non passava ma che anzi aumentava e che le toglievano il respiro. Così è partita la telefonata alla centrale operativa del 118 di Taranto che ha dato il via alla catena della sopravvivenza. Quando l’elettrocardiogramma eseguito al domicilio della paziente ha dato il suo responso, il medico ha predisposto tutto per il trasferimento d’urgenza. La centrale operativa ha individuato il posto disponibile nell’unità di emodinamica cardiologica della clinica Villa Verde di Taranto dove si sono recati i due mezzi con la donna a bordo dell’ambulanza.
Sedicenne in coma da 9 mesi dopo l'incidente si sveglia. La famiglia: «È un miracolo di Natale»
Il secondo infarto
Fatti pochi chilometri, la signora ha avuto un arresto cardiaco che ha fatto scattare le manovre rianimatorie del massaggio cardiaco e della ventilazione assistita mentre il defibrillatore ha dato due scariche elettriche. Dopo le scosse alternate alle manovre manuali salvavita e i farmaci, il cuore ha ripreso a battere regolarmente. Sempre più di corsa verso la destinazione, un secondo arresto cardiaco ha fatto temere il peggio.
Il cuore già danneggiato dall’infarto, un precedente arresto con cui fare i conti e le due scariche elettriche che non sono certo una carezza per il cuore malato, davano poche speranze di una nuova ripresa.
Slitta il "Natale di luci" del Comune di Terni: «Passeremo un black friday al buio»
Ultimo aggiornamento: Venerdì 30 Dicembre 2022, 08:40
© RIPRODUZIONE RISERVATA