Taglio dei vitalizi, la Cassazione boccia il ricorso degli ex parlamentari: il M5S esulta

Taglio dei vitalizi, la Cassazione boccia il ricorso degli ex parlamentari: il M5S esulta
Una vittoria politica importante per il Movimento 5 Stelle: la Cassazione ha infatti respinto il ricorso di alcuni ex parlamentari contro il taglio dei vitalizi voluto fortemente dal partito guidato da Luigi Di Maio. Ad annunciare l'esito della sentenza è lo stesso leader pentastellato.

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«Vi ricordate il taglio dei vitalizi degli ex parlamentari che abbiamo fatto nei mesi scorsi? Qualcuno ha fatto ricorso per conservare il privilegio che percepiva ingiustamente da anni. Ma oggi è arrivata una bellissima notizia: la Cassazione ha bocciato il ricorso!» - scrive Luigi Di Maio su Facebook - «Perché sui vitalizi e sulle indennità parlamentari decidono solo gli organi dell’autodichia, a garanzia dell’autonomia del Parlamento. E gli Uffici di Presidenza delle Camere, anche grazie ai nostri portavoce, hanno deciso di tagliare questi privilegi assolutamente iniqui. Con l’eliminazione dei vitalizi sapete quanto andremo a risparmiare? Circa 280 milioni, tra Camera e Senato, a legislatura. Soldi che invece di finire nelle tasche di pochi privilegiati potranno essere usati a favore degli italiani».

Anche il resto del M5S festeggia per la sentenza. Il presidente della Camera, Roberto Fico, ha scritto su Twitter: «Il superamento dei vitalizi è una misura importante di cui vado orgoglioso» A Fico fa eco anche Riccardo Fraccaro, ministro per i rapporti con il Parlamento: «L’ordinanza emessa dalla Cassazione ribadisce l’autonomia delle Camere e stabilisce che il Parlamento è l’organo legittimato a determinare il taglio dei vitalizi secondo il principio dell’autodichia. Ci dicevano che sarebbe stato impossibile ma ancora una volta i fatti ci danno ragione. I vitalizi furono introdotti poco prima di Natale del 1954, di notte, con una delibera approvata in gran segreto dall’Ufficio di Presidenza della Camera. Oggi, 65 anni dopo, con lo stesso strumento e alla luce del sole, li abbiamo cancellati. Ora speriamo di non tornare al passato col ripristino di insopportabili ingiustizie sociali che i cittadini non tollerano più».

L'ultimo appiglio, per gli ex parlamentari che avevano presentato il ricorso, è quello di una possibile incostituzionalità della misura voluta dal M5S. Uno di questi è Paolo Armaroli, che confida nei giudici della Corte Costituzionale. L'ex parlamentare di An e docente di diritto pubblico, interpellato dall'AdnKronos, si dice ottimista dopo la decisione della Cassazione: «Il principio dell'autodichia delle Camere viene ribadito, ma se i parlamentari sono giudici, e non un plotone di esecuzione al quale farebbero pensare le parole del vicepremier Luigi Di Maio che in tv aveva detto 'rassegnatevi' ai titolari di vitalizi, allora qualsiasi ricorrente potrà adire la Corte Costituzionale in via incidentale».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 8 Luglio 2019, 22:02
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