Giuseppe Uva, morto dopo l'arresto: la Cassazione conferma l'assoluzione per i carabinieri e poliziotti imputati

Giuseppe Uva, morto dopo l'arresto: la Cassazione conferma l'assoluzione per i carabinieri e poliziotti imputati
Tutti assolti: ora a confermarlo è anche V sezione penale della Corte di Cassazione, che ha giudicato non colpevoli i due carabinieri e i sei poliziotti imputati per la morte di Giuseppe Uva. L'operaio di Varese era deceduto in ospedale nel giugno 2008, dopo essere stato fermato e aver trascorso la notte nella caserma dei carabinieri.

«Avete l'Aids, non potete entrare in spiaggia», gruppo di sieropositivi respinti dallo stabilimento



La Suprema Corte, come riporta anche l'AdnKronos, ha respinto i ricorsi della Procura generale di Milano e delle parti civili contro la sentenza d'appello che ha assolto con formula piena tutti gli indagati. All'udienza oggi erano presenti sia i familiari di Giuseppe Uva che gli imputati. La famiglia della vittima è da sempre convinta che il decesso sia stato provocato dalle percosse e dalle manganellate inflitte all'uomo dalle forze dell'ordine che lo tenevano in custodia. Per i giudici, invece, è stata legittima la condotta di carabinieri e poliziotti intervenuti nel tentativo di contenere Uva che, insieme all'amico, stava dando in escandescenze. Uva, per i giudici, morì a causa di una patologia cardiaca e per lo stress per essere stato fermato in stato di forte ebbrezza alcolica. 

''Sono profondamento addolorato, veramente profondamento addolorato. Speravo di non avere questa notizia. Non ho altro da aggiungere''. Così all'Adnkronos l'avvocato Fabio Anselmo, storico legale di Ilaria Cucchi e in prima fila nella difesa delle vittime di abusi da parte della polizia, commenta la conferma dell'assoluzione.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 8 Luglio 2019, 21:42
© RIPRODUZIONE RISERVATA