Roma, nasce la «Terza Stella» per i bimbi malati di cancro. D'Amato: «Una casa per chi fugge dalla guerra»

Nasce il più grande polo di accoglienza d'Europa dedicato ai bambini malati di cancro e alle loro famiglie, costretti a fuggire da aree di conflitto e aree svantaggiate del nostro Pianeta

Roma, nasce la «Terza Stella» per i bimbi malati di cancro. D'Amato: «Una casa per chi fugge dalla guerra»

di Niccolò Dainelli

Da 28 anni l’Associazione Peter Pan offre supporto logistico e psicologico a genitori di bambini malati di cancro in cura negli ospedali di Roma. Un'iniziativa che da oggi, 16 novembre, sarà fatta anche grazie a «L’accoglienza oltre la cura», progetto nato nell’ambito dell’emergenza Ucraina e finanziato dal ministero del Lavoro e delle politiche sociali. Un progetto concretizzatosi con la nascita de «La Terza Stella», il più grande polo di accoglienza d’Europa. Da dicembre accoglierà le famiglie di bimbi malati che fuggono da zone di guerra o aree svantaggiate del nostro Pianeta per accompagnarle nel processo di integrazione, fino a quando potranno tornare in patria.

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L'iniziativa

 

A rendere nota la notizia dell'apertura di un terzo polo di accoglienza per i bambini malati di cancro, ci ha pensato l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato, tramite i suoi profili social. Sulla sua pagina Facebook, Alessio D'Amato, ha fatto sapere della prossima apertura de «La Terza Stella», il terzo luogo di accoglienza nato, su volontà di due mamme romane, per i tanti bambini costretti a lasciare la propria città per cercare le cure migliori. 

«Il beneficio»



«Dopo “La Prima Casa”, inaugurata nel 2000, e “La Seconda Stella”, inaugurata nel 2011, oggi si aggiunge “La Terza Stella” che, a partire da dicembre 2022, accoglierà, anche dopo le cure, le famiglie che fuggono da zone di conflitto e aree svantaggiate del pianeta, accompagnandole nel processo d’integrazione, fino a quando potranno rientrare nel loro Paese», spiega l'assessore alla Sanità. «Il conseguente beneficio psicologico per i piccoli pazienti e per i caregiver è enorme, e per l’ospedale il vantaggio è triplice: si liberano i posti letto e diminuiscono le liste d’attesa, aumenta la rotazione dei casi a vantaggio della ricerca e, con il day hospital, diminuiscono sensibilmente i costi».

Lazio e Roma: luoghi d'accoglienza

«#Roma e il #Lazio sono luoghi d'accoglienza e lo dimostrano ogni giorno, anche durante l'ultima emergenza in #Ucraina, con oltre 22mila cittadini ospitati nella nostra Regione - conclude Alessio D'Amato -. Scuola, lavoro e assistenza sono i tanti aspetti che rendono una realtà come questa davvero preziosa, generando energia positiva in una rete vicina ai bisogni delle persone nei momenti di maggiore necessità. Ringrazio di cuore lo staff e tutti i volontari per “aggiungere vita ai giorni” dei piccoli pazienti oncologici, restituendo loro i diritti negati dalla malattia».


Ultimo aggiornamento: Sabato 18 Marzo 2023, 17:42
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