Roma, sparò a una bambina rom di un anno: chiesto il patteggiamento e offerti 220mila euro

Roma, sparò a una bambina rom di un anno: chiesto il patteggiamento e offerti 220mila euro
L'ex dipendente del Senato che, nel luglio del 2018, a Roma, sparò e ferì gravemente, con una pistola ad aria compressa, una bambina rom di un anno, ha chiesto il patteggiamento, allo scopo di ottenere fino ad un terzo di sconto della pena. I legali del 59enne Marco Arezio, nella richiesta di pattaggiamento avanzata ieri davanti al gup Anna Maria Gavoni, hanno offerto anche una cifra pari a 220mila euro come risarcimento danni per la piccola Cerasela e i suoi genitori.

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L'episodio era avvenuto il 17 luglio 2018, in viale dei Romanisti, nella zona di Torre Spaccata: la bambina, che si trovava in braccio alla madre, era stata raggiunta alla schiena da un piombino sparato da un balcone con una pistola ad aria compressa. La piccola ha rischiato di rimanere paralizzata ma si è ripresa, anche se non è escluso che possa restare zoppa a vita. Secondo la difesa, l'invalidità della bambina sarebbe del 18%, ma per la parte civile raggiungerebbe il 55%.

Marco Arezio, accusato di lesioni volontarie aggravate e violazione della legge sulle armi, si era costituito una settimana dopo l'accaduto e l'avvio delle indagini. L'uomo in un primo momento aveva dichiarato che si era trattato di un incidente e di aver premuto inavvertitamente il grilletto, poi aveva ammesso di aver modificato l'arma per renderla più potente. L'ex dipendente del Senato aveva spiegato di aver sparato accidentalmente in alto, tesi smentita poi dalla perizia balistica richiesta dal gip: «L'arma ha fatto fuoco a ridosso della balaustra, puntata verso il basso, con una pressione di circa 1,290 kg e dopo essere stata caricata tirando indietro la leva dell'otturatore con una certa forza».

Ora la Procura dovrà decidere sulla pena e sull'offerta risarcitoria da parte del'imputato da richiedere al giudice. L'udienza è stata rinviata dopo che l'avvocato della famiglia della bambina aveva annunciato la costituzione di parte civile ed ora sarà il pm Roberta Capponi a decidere sulla richiesta degli anni di reclusione e del risarcimento danni. 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 2 Ottobre 2019, 14:45
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