«Ci mancate voi, ci mancano le vostre emozioni che diventano le nostre». Sono tanti i semplici cittadini che hanno partecipato all’assemblea pubblica fuori dal Piccolo Teatro di via Rovello. È sabato pomeriggio, ma fin dalla mattina intorno al più famoso teatro di prosa italiano c’è un gran via vai. Il Coordinamento spettacolo Lombardia ha infatti occupato il chiostro, non solo in segno di protesta, ma soprattutto in cerca di proposte. Un’occupazione pacifica, che è trasformata in un presidio fisso, dando vita al “Parlamento Culturale Permanente”. Ogni giorno riunioni e assemblee. Una occupazione che non ha coinvolto i lavoratori del Piccolo, ma che il direttore del teatro Claudio Longhi non si è sentito di disconoscere: bene il presidio, ma nel rispetto di orari del teatro e del coprifuoco. E ieri attori, registi, tecnici, macchinisti, studenti, sarte, scenografi e drammaturghi nella riunione giornaliera hanno proposto di allargare l’iniziativa anche ad altre realtà. Con risposta generalmente positiva. «Siamo d’accordo che occupiate il teatro Menotti» ha detto il direttore artistico Emilio Russo.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 29 Marzo 2021, 09:33
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