Donazione da 800mila euro al nipote «ingrato». Lo zio chiede indietro i soldi. È scontro a Gallipoli, nel Salento: protagonisti della vicenda lo zio e il nipote (famiglia molto conosciuta nella città ionica). Nel 2000 lo zio stacca un assegno al nipote dopo essere venuto a conoscenza delle difficoltà economiche del parente. Una bella somma che avrebbe dovuto spingere il fortunato nipote a comportarsi in maniera affettuosa nei confronto del ricco zio. Invece così non è stato: a distanza di quasi vent'anni infatti lo zio chiede la restituzione della donazione.
Cosa è successo
E il perché è presto detto: l'imprenditore gallipolino infatti è venuto a conoscenza «di reiterati episodi di ingratitudine e di assoluta indifferenza nei suoi confronti oltre che di gravi ingiurie ai suoi danni in presenza di terzi contrastanti con il senso di riconoscenza che, secondo la coscienza comune, si attenderebbe in funzione ed in conseguenza dell’importante donazione» - si legge nell'atto di citazione del 9 giugno 2022. Ingiurie che il nipote avrebbe fatto anche in presenza di altre persone.
Cosa ha detto il nipote
In tutta risposta il nipote, invece che «restituire il favore» allo zio, ha iniziato a ingiuriare e deridere il parente davanti ad amici, famigliari e conoscenti, senza perdere l'occasione per utilizzare frasi del tipo: «Pezzente», «Morto di fame», dicendo a terzi che bisognava «stare alla larga da [...] perché ormai non contava più nulla» e che «bisognava allontanarlo ed emarginarlo».
La richiesta di restituzione dei soldi
Parole che lo zio non ha certo gradito e che, soprattutto, hanno provocato un effetto-rischio: quello cioé che il nipote, a distanza di venti lunghi anni, debba restituire la somma di 800mila euro che lo zio gli aveva donato.
Aggressione a Centocelle, morto il militare Danilo Salvatore Lucente Pipitone https://t.co/xKax687YS1
— Leggo (@leggoit) February 12, 2023
Ultimo aggiornamento: Domenica 12 Febbraio 2023, 21:18
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