Zio dona 800mila euro al nipote, dopo anni si pente e gli fa causa: «Deve ridarmeli, è un ingrato»

L'uomo aveva donato i soldi nel 2000, per aiutare il nipote in difficoltà. Ma dopo anni di indifferenza e insulti è tornato sui suoi passi

Zio dona 800mila euro al nipote, dopo anni si pente e gli fa causa: «Deve ridarmeli, è un ingrato»

Donazione  da 800mila euro al nipote «ingrato». Lo zio chiede indietro i soldi. È scontro a Gallipoli, nel Salento: protagonisti della vicenda lo zio e il nipote (famiglia molto conosciuta nella città ionica). Nel 2000 lo zio stacca un assegno al nipote dopo essere venuto a conoscenza delle difficoltà economiche del parente. Una bella somma che avrebbe dovuto spingere il fortunato nipote a comportarsi in maniera affettuosa nei confronto del ricco zio. Invece così non è stato: a distanza di quasi vent'anni infatti lo zio chiede la restituzione della donazione.

Regionali, presidente di seggio a Nettuno ruba 50 euro nella borsa di una scrutatrice: denunciata e rimossa

Berlusconi: «Da premier non avrei mai parlato con Zelensky». Palazzo Chigi: «Convinto sostegno a Kiev»

Cosa è successo

E il perché è presto detto: l'imprenditore gallipolino infatti è venuto a conoscenza «di reiterati episodi di ingratitudine e di assoluta indifferenza nei suoi confronti oltre che di gravi ingiurie ai suoi danni in presenza di terzi contrastanti con il senso di riconoscenza che, secondo la coscienza comune, si attenderebbe in funzione ed in conseguenza dell’importante donazione» - si legge nell'atto di citazione del 9 giugno 2022. Ingiurie che il nipote avrebbe fatto anche in presenza di altre persone.

A riscaldare gli animi, la richiesta di 5mila euro al nipote da parte dello zio che non riusciva a far fronte a delle spese e al pagamento delle bollette.

Cosa ha detto il nipote

In tutta risposta il nipote, invece che «restituire il favore» allo zio, ha iniziato a ingiuriare e deridere il parente davanti ad amici, famigliari e conoscenti, senza perdere l'occasione per utilizzare frasi del tipo: «Pezzente», «Morto di fame», dicendo a terzi che bisognava «stare alla larga da [...]  perché ormai non contava più nulla» e che «bisognava allontanarlo ed emarginarlo». 

 

La richiesta di restituzione dei soldi 

Parole che lo zio non ha certo gradito e che, soprattutto, hanno provocato un effetto-rischio: quello cioé che il nipote, a distanza di venti lunghi anni, debba restituire la somma di 800mila euro che lo zio gli aveva donato


Ultimo aggiornamento: Domenica 12 Febbraio 2023, 21:18
© RIPRODUZIONE RISERVATA