«Sei vergine ancora vivi con mamma e papà», Umberto si suicida dopo le umiliazioni. La mamma: Anche qualche ora prima l'hanno tradito

Il giudice Francesco Rinaldi ha rigettato la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura

«Sei vergine ancora vivi con mamma e papà», Umberto si suicida dopo le umiliazioni. La mamma: Anche qualche ora prima l'hanno tradito

di Cristina Siciliano

Federica Sciarelli con la sua professionalità ed empatia ha guidato gli spettatori di Chi l'ha visto attraverso il caso di Umberto Paolillo, l'agente di polizia ponitenziaria in servizio al carcere di Turi che si è tolto la vita nell'abitacolo della sua auto la notte del 18 febbraio del 2023, sparatosi con la pistola d'ordinanza. Il giudice Francesco Rinaldi ha rigettato la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura, a cui si era opposta la famiglia (rappresentata dall’avvocato Antonio La Scala), disponendo ulteriori indagini nell’ambito del fascicolo per istigazione al suicidio. «Quel biglietto, ben piegato e riposto nella giacca del giubbotto indossato, raccontava dei soprusi, delle ingiustizie, delle angherie sofferte - ha raccontato il legale -. Tanti colleghi hanno parlato di lui a mamma Rosanna, raccontando delle angherie ricevute, quanto Umberto soffrisse e quanto cattivi fossero taluni a rendergli la vita insostenibile, pesante amara».


Le parole della mamma di Umberto

«Mi ha svegliato un campanello così forte - ha sottolineato la mamma di Umberto -.

Io non ho capito niente in quel momento e sentivo solo scarponi che salivano e scendevano le scale. I carabinieri sono entrati nella mia casa e mi hanno detto "suo figlio si è suicidato". Anche lì qualche ora prima l'hanno tradito. Nella tasca hanno trovato una lettera. Mi hanno scippato mio figlio e la vecchiaia. Vedo mio marito che piange ma è normale? Perché abbiamo subito questo?». 


La testimonianza dell'ex collega di Umberto 

«Ricordo una vicenda precisa: lui era in divisa e gli mancavano due bottoni - ha raccontato l'ex collega -. A lui fecero una sparata incredibile, io risposi perché Umberto rimase passivo. Loro mi dissero "fatti i ca**i tuoi. Un giorno nel libro delle consegne trovarono un foglio di giornale porno. Una cosa riferita ad Umberto perché era omosessual».


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 21 Febbraio 2024, 23:57
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