La tv di casa cambia di nuovo: da domani solo in HD. Senza decoder, programmi a rischio a Natale

La prima mossa per visualizzare correttamente i programmi è quella di risintonizzare il proprio televisore

La tv di casa cambia di nuovo: da domani solo in HD. Senza decoder, programmi a rischio a Natale

di Mario Fabbroni

Da domani la televisione che arriva nelle case degli italiani cambia di nuovo pelle. Siamo infatti ad un nuovo “switch off” sul digitale terrestre, termine britannico che molti (ma non tutti) hanno oramai imparato perché - se non ci si attrezza in tempo - si rischia di non vedere più molti canali. Tra 24 ore saranno infatti interrotte le trasmissioni a bassa qualità (basate sulla tecnologia MPEG-2) dei canali di Rai, Mediaset e di altre emittenti per consentire il passaggio al nuovo standard di trasmissioni in alta qualità (DVB-T2). Gli utenti quindi riceveranno canali in HD e nuovi servizi solo utilizzando televisori o decoder compatibili. Bisogna far spazio alla rete 5G per gli operatori di telefonia, quindi va liberata la banda 700 Mhz particolarmente affollata dalle tv locali italiane. 


COSA FARE. La prima mossa per visualizzare correttamente i programmi è quella di risintonizzare il proprio televisore. Se ci sono ancora problemi allora vuol dire che bisogna correre dal negozio di elettrodomestici sotto casa e comprare una tv dotata di decoder interno oppure aggiungere allo schermo un apparato compatibile. Ovvero, un decoder con l’HD. 

ANZIANI E FASCE DEBOLI. Ci sono ancora bonus disponibili per il cambio del televisore ma bisogna fare presto perché sembra che l’aiuto finanziario del Governo non verrà prorogato oltre il 31 dicembre.

Attivo pure il Bonus decoder a domicilio che prevede la fornitura, in collaborazione con Poste Italiane, di un decoder a casa ai cittadini di età pari o superiore ai 70 anni con un trattamento pensionistico non superiore a 20.000 euro annui e che siano titolari di abbonamento al servizio di radiodiffusione. 

TRIONFO STREAMING. Ma va anche detto che la tv oramai passa attraverso internet per 24 milioni e mezzo di italiani di tutte le età, che guardano programmi e contenuti video attraverso piattaforme e siti web. Un’evoluzione notevole se si pensa che nel 2017 erano meno di 16 milioni i teleutenti nella Rete (+54,9%). Ben 6 milioni e 600.000 italiani seguono la programmazione televisiva senza neppure avere una smart tv ma da altri device (soprattutto smartphone), mentre per gli altri 18 milioni la TV connessa rimane l’unico schermo utilizzabile (dati quinto rapporto Auditel-Censis sulla transizione digitale). La quota di italiani che si collega ad internet per seguire programmi e contenuti video raggiunge almeno il 40% per tutte le classi di età, e supera il 60% tra i “millennials” in età compresa tra i 18 e i 34 anni (67,8%) e gli adolescenti della cosiddetta generazione Z tra gli 11 e i 18 anni (62,9%). Unica eccezione sono gli over 65, tra i quali solo il 14,1% dichiara di seguire programmi in streaming.


Ultimo aggiornamento: Martedì 20 Dicembre 2022, 11:02
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