Terremoto nelle Marche: «Decine di repliche da ieri notte». Avvertito fino a Roma e in Toscana

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Sembra non svanire mai l'incubo terremoto per gli abitanti del Maceratese. Una scossa di magnitudo 4.6 con epicentro a 2 km da Muccia (Macerata), la più potente dall'ottobre 2016, si è verificata alle 5:11, seguita da almeno tre repliche tra il 3 e il 4, riportando la paura tra la popolazione. La forte scossa, segnalata dall'Ingv con ipocentro a 9 km di profondità, e che si è avvertita anche a Perugia, ha causato ulteriori danni nelle case lesionate a Pieve Torina (Macerata): le scuole oggi resteranno precauzionalmente chiuse e si stanno verificando le condizioni delle casette. 

L'Ingv: «Stessa sequenza di Amatrice-Norcia-Visso, potrebbe durare ancora un anno»​

In corso accertamenti anche sulle poche case rimaste agibili a Muccia dove è crollato anche il piccolo campanile della chiesa del '600 Santa Maria di Varano. Trenitalia ha deciso di sospendere a scopo precauzionale la circolazione lungo la linea interna Civitanova Marche-Macerata per effettuare controlli sulla tenuta della strada ferrata. A Muccia, 920 abitanti di cui 550 sistemati nelle soluzioni abitative d'emergenza e solo 120-130 residenti in case agibili, le vibrazioni hanno fatto tremare le Sae con caduta di oggetti e persone che si sono riversate in strada

L'urlo di dolore di una pensionata: 
«Ho paura, vorrei andar via da qui»



VENTI SFOLLATI A PIEVE TORINA «A Pieve Torina ci sono circa venti nuovi sfollati»: a dirlo è la commissaria straordinaria alla ricostruzione, Paola De Micheli, a margine del vertice in corso a Pieve Torina con i sindaci del territorio, il capo della Protezione civile Angelo Borrelli e il governatore della Regione Marche, Luca Ceriscioli . «In questi momenti - ha aggiunto - stiamo mettendo in campo tutta l'assistenza necessaria alla popolazione».

AVVERTITO ANCHE A ROMA Il terremoto di questa mattina è stato avvertito in un'ampia zona, che comprende anche Umbria e Lazio, fino a Roma. Lo indica la mappa della percezione del terremoto messa a punto dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), sulla base di 590 questionari compilati finora online dalla popolazione sul sito 'Hai sentito il terremoto?'. L'evento, spiega l'Ingv in un nota, è stato avvertito in un'ampia zona, in particolare a nord-est dell'epicentro, nelle province di Macerata, Ancona, Pesaro, in Umbria, nel Lazio e, in modo lieve, a Roma.

Sulla base degli stessi questionari, l'Ingv ha elaborato anche la mappa del 'risentimento sismicò nella scala Mcs (Mercalli-Cancani-Sieberg), che indica la distribuzione degli effetti del terremoto sul territorio. «Il boato del terremoto è stato avvertito fino a 30 chilometri dall'epicentro» ha detto all'ANSA Patrizia Tosi, sismologa dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), che con il collega Valerio De Rubeis ha ideato il progetto 'Hai sentito il terremoto?'. «In quest'area - ha aggiunto - la scossa è stata avvertita da moltissime persone». Fino a 50 chilometri, invece, «l'ha sentita il 50% della popolazione, per la quale è stato come sentir passare un autocarro su una strada dissestata, posta nelle vicinanze».

Gli effetti del sisma entro i 50 chilometri, ha proseguito l'esperta, «sono quelli tipici del quarto-quinto grado della scala Mercalli», che classifica l'intensità dei terremoti in base agli effetti. Le persone «hanno percepito le oscillazioni degli edifici, il tintinnio di cristalli e bicchieri, le vibrazioni di porte e finestre». A Roma la scossa è stata percepita in modo più lieve: «da circa il 30% della popolazione, che ha riconosciuto il terremoto dalla piccola vibrazione subita dall'edificio in cui si trovava in quel momento». Le persone che compilano il questionario online descrivono, infatti, le loro percezioni e i sismologi elaborano una mappa del risentimento sismico e degli effetti, interpretando le risposte in base alle descrizioni che ha dato Mercalli nella sua scala. «Le persone - ha concluso Tosi - stanno continuando a compilare i questionari e probabilmente domani avremo una mappa più completa».


FINO AD AREZZO La scossa è stata avvertita anche nell'Aretino. Ad Arezzo sono molte le telefonate arrivate al centralino dei vigili del fuoco, in particolare dai residenti nei piani più alti dei palazzi cittadini. Paura ma nessun danno viene segnalato né in città né in Valtiberina altra zona dove il sisma è stato avvertito dalla popolazione.




QUATTRO FAMIGLIE EVACUATE Quattro famiglie sono state evacuate per i danni (crepe e cedimenti) e i rischi di stabilità interni di altrettanti immobili finora agibili a Pieve Torina (Macerata), riferisce il sindaco Alessandro Gentilucci che sta coordinando le verifiche eseguite da quattro squadre di tecnici comunali e di una dei vigili del fuoco. Una ventina le persone, tra cui bambini, allontanate dalle abitazioni per rischi di crolli interni dopo l'ultima scossa di magnitudo 4.6 delle 5:11.
Altre verifiche sono in corso.


Terremoto in Centro Italia, forte scossa nella notte in provincia di Macerata: magnitudo 4.0​

NESSUN DANNO IN UMBRIA  Nessuna segnalazione di danni in Umbria, ha appreso l'ANSA dalla protezione civile umbra che è operativa e sta monitorando la situazione. Anche sul fronte dei beni culturali non sono stati finora segnalati aggravamenti della situazione. «Le opere di messa in sicurezza hanno tenuto» ha detto rispondendo all'ANSA la Soprintendente Marica Mercalli che comunque si è recata a compiere un sopralluogo nell'area già colpita dal sisma del 2016.

«Dal sindaco di Norcia - ha detto - ho già saputo che non ci sono stati ulteriori problemi per la Basilica di San Benedetto. Verificheremo ora la situazione a San'Eutizio, San Salvatore e dove si sta ancora lavorando». La protezione civile ha subito eseguito controlli nei comuni più vicini all'area dell'epicentro come Preci, Cerreto di Spoleto e Norcia. Non rilevando, come detto, ulteriori danni. Alla protezione civile sono invece giunte richieste di nuovi sopralluoghi che dovranno però essere valutate successivamente. 



MUCCIA, NESSUN DANNO A CASETTE SAE «Le casette Sae non hanno riportato nessun danno», ha detto il sindaco di Muccia all'ANSA sul posto. «Dalle verifiche che stiamo effettuando nelle aree dove sono realizzate le Soluzioni abitative di emergenza - spiega - non si riscontrano problemi, al massimo sono caduti alcuni oggetti». E la conferma arriva anche da alcuni cittadini che ci vivono: «Abbiamo avuto molta paura, ma nessun danno».

Forte scossa di terremoto alle 20.41 nel maceratese, paura tra la popolazione

SINDACO AQUIILANO: "UN BOATO" Un «boato significativo, un rumore forte più che l'oscillazione»: così alle 6,49 si è svegliata Ocre, il comune dell'Aquilano dove l'Ingv ha registrato una scossa di magnitudo 3.3. A parlare è il sindaco, Fausto Fracassi. «Al momento - dice - non è pervenuta nessuna segnalazione, e neanche telefonate al Comune. Il rumore è stato forte e abbiamo capito che l'epicentro era da noi. Abbiamo attivato tutte le procedure ma per ora non sono segnalati danni a persone o cose. Parte della popolazione vive nei moduli abitativi e parte nelle case ricostruite. La scuola, tutta nuova e in legno, è aperta e sicura. Continueremo con le verifiche». All'Aquila, a 10km, la scossa è stata avvertita in parte della città.
 
 

SCIAME SISMICO E REPLICHE Dopo il forte sisma del Centro Italia del 2016, nella zona di Muccia la terra era tornata a tremare con frequenza e intensità già da alcuni giorni. In particolare, il 4 aprile se ne erano registrate una di magnitudo 4 alle 4:19 e una di magnitudo 3.6 alle 20:41. In due ore, oltre 20 scosse con magnitudo superiore a 2 si sono verificate nella zona colpita dal sisma di questa mattina all'alba, con epicentro a pochi chilometri da Muccia. Secondo l'elenco dell'Ingv, sono state due le scosse con magnitudo 3.5, mentre le altre sono comprese da 2 a 2.6. Ma lo sciame sismico ha visto anche una trentina di scosse di minore intensità, tra lo 0,9 e l'1,9.



Terremoto Marche, oggi altra scossa alle 10.44: paura tra gli abitanti​

SINDACO PIEVE TORINA: "RIPIOMBIAMO IN DRAMMA" «Ripiombiamo in una situazione drammatica, riviviamo scene che non avrei mai pensato di rivivere». Il sindaco di Pieve Torina (Macerata) Alessandro Gentilucci non nasconde la preoccupazione per un incubo sisma che «sembra non finire mai» dopo l'evacuazione di quattro famiglie da altrettanti immobili finora agibili e adesso a rischio crollo interno dopo l'ultima scossa di grado 4.6 delle 5:11. Il primo cittadino, che parteciperà tra poco a un briefing con la Protezione civile nazionale a Pieve Torina, dove oggi sono state precauzionalmente chiuse le scuole, le sta valutando con i tecnici le problematiche legate all'agibilità degli edifici. «Adesso vediamo dove sistemare le persone evacuate... - spiega - siamo in difficoltà. Questa situazione sembra non finire mai, ripiombiamo in situazione drammatica, riviviamo scene che non avrei mai pensato di rivivere». Anche dentro le Sae si segnalano cadute di quadri, suppellettili e pensili ma anche scollamenti di alcuni divisori interni. Dopo la forte scossa, molti abitanti si sono riversati in strada.



«Ulteriori danni rispetto a quelli già avuti» ci sono stati anche a Pieve Torina, riferisce il sindaco Alessandro Gentilucci, «la popolazione è molto provata. Si ricomincia con i sopralluoghi per verificare che la tenuta statica degli edifici sia adeguata. Siamo in giro da stamani - conclude - con l'auto della protezione civile per verificare i danni». Al momento non risultano persone ferite. ​​
Ultimo aggiornamento: Martedì 10 Aprile 2018, 16:05
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