Suviana, le cause dell'esplosione alla centrale idroelettrica: lo scoppio nel giorno del collaudo. Studenti in gita sentono un cattivo odore

Tre le ipotesi principali: errori di montaggio, una manovra azzardata o materiali scadenti

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di Redazione web

Strage alla centrale idroelettrica di Bargi sul lago di Suviana, con un bilancio provvisorio di tre morti, cinque feriti e quattro dispersi. L'esplosione è avvenuta a circa 40 metri sotto il livello dell'acqua durante una manutenzione programmata, in particolare durante il collaudo che avrebbe dovuto precedere la messa in esercizio, provocando il collasso del solaio tra l'ottavo e il nono piano della struttura. La centrale, una delle più potenti dell'Emilia-Romagna con una capacità installata di 330 megawatt, stava subendo una revisione del "Gruppo 2" di produzione, che includeva lavori sulla valvola rotativa, l'adeguamento del sistema oleodinamico, la sostituzione dei quadri elettrici e dei trasformatori, affidati alle ditte esterne Abb e Siemens. 

Le cause

Le cause dell'esplosione sono al centro delle indagini, tre le ipotesi principali che illustra oggi Repubblica: errori di montaggio della turbina durante la manutenzione, una manovra azzardata durante il pre-collaudo, o l'uso di materiali non adeguati. È per questo che gli investigatori dovranno verificare gli appalti, i subappalti, le forniture e il personale impiegato. «C'e chi parla di uno scoppio, chi di un'esplosione. La cosa certa e che a quel piano c'erano i trasformatori», spiega il comandante dei vigili del fuoco di Bologna, Calogero Turturici, in una intervista a La Stampa.

Ma è ancora presto per capire le cause del disastro: «Fin quanto non si arriva al luogo dell'esplosione è difficile riuscire a stabilire le cause. Inoltre, bisogna anche verificare la dinamica con il responsabile Enel dell'impianto», sottolinea.

L'impianto telecontrollato

La centrale di Bargi, costruita nel 1975 da Enel, è parte di un impianto telecontrollato che non richiede la presenza costante di personale, sebbene squadre di manutentori siano regolarmente impiegate per eseguire lavori sul posto. Le turbine della centrale, costruite rispettivamente da Riva Calzoni e De Pretto Escher Wiss, rappresentano il cuore dell'impianto e la loro manutenzione è di cruciale importanza per la sicurezza complessiva. 

Gli studenti in gita

Nell'impianto, poco prima dello scoppio, in gita alla centrale elettrica c'erano una sessantina di studenti delle scuole medie Muratori di Vignola. I bambini avevano appena terminato la loro visita e si erano fermati a fare merenda, ma un cattivo odore - forse legato alla tragedia immintente - aveva spinto il gruppo ad anticipare la partenza per la tappa successiva. 


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 10 Aprile 2024, 08:26
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