Ubriaco dopo una festa, fa pipì contro un'auto: 28enne massacrato a calci e pugni, ora è in coma

Il giovane è ora ricoverato in prognosi riservata dopo l'aggressione, nel finale di una festa che è diventato un dramma

Ubriaco dopo una festa, fa pipì contro un'auto: 28enne massacrato a calci e pugni, ora è in coma

di Redazione web

Dopo aver esagerato con l'alcol, ha fatto pipì in strada contro la portiera di un'automobile, fuori da un disco bar, è stato aggredito con violenza e ora lotta tra la vita e la morte. È accaduto in provincia di Padova a San Giorgio delle Pertiche, protagonista suo malgrado un ragazzo di 28 anni di origini colombiane, che fa il magazziniere e abita a Cadoneghe: il giovane è ora ricoverato in prognosi riservata dopo l'aggressione, nel finale di una festa che è diventato un dramma.

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Preso a calci e pugni

Come racconta il quotidiano Il Gazzettino, il 28enne è stato preso a calci e pugni dopo aver fatto i suoi bisogni addosso ad un'auto: a denunciare l'aggressione la zia della vittima. «Siamo una famiglia italo colombiana da anni in Italia - ha raccontato - venerdì sera abbiamo deciso di festeggiare tutti insieme perché un nostro parente ha acquistato casa dopo aver ottenuto il mutuo dalla banca. Doveva essere una festa, invece ora siamo qui a pregare per le sorti di mio nipote».

«Mio nipote ha bevuto parecchio, era ubriaco. É uscito dal locale e nel parcheggio ha commesso l’errore di fare la pipì contro una macchina parcheggiata. Sicuramente un gesto da non fare, ma che poteva essere risolto con una discussione chiarificatrice. Invece uno dei presenti nel locale è uscito dal bar e ha colpito mio nipote con violenza inaudita. Il ragazzo è caduto a terra privo di sensi. Abbiamo chiamato i soccorritori, ora è in coma.

Preghiamo tutti per lui, è un bravo ragazzo, ha commesso una sciocchezza, ma la reazione è stata spropositata ed è da condannare senza appello».

Cosa è successo

Secondo una dettagliata ricostruzione, scrive Il Gazzettino, all'interno del locale non c'erano state tensioni di alcun tipo: un gruppetto di parenti italo-colombiani si stava divertendo, cantando e ballando. Le forze dell'ordine hanno identificato i presenti, ascoltato i testimoni e identificato e ascoltato la persona che avrebbe colpito il giovane: nessuno si immaginava un epilogo così violento, per una festa trasformatasi in tragedia, con l'arrivo dei carabinieri e dei sanitari del Suem 118 nel finale di serata.

«Chiediamo giustizia per mio nipote - ha ribadito la zia - quanto è capitato è di una gravità inaudita. Non stiamo parlando di un delinquente che si era macchiato di chissà quale reato. Ora si trova in coma all’ospedale per una pipì di troppo». Il 28enne, che non ha più il padre, vive con la mamma nel padovano e lavora saltuariamente come magazziniere: finora non aveva mai avuto problemi. Tra i responsabili del locale, bocche cucite.


Ultimo aggiornamento: Martedì 5 Settembre 2023, 22:48
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