NAPOLI

Meloni a Caivano, la visita al Parco Verde dopo gli stupri: «Qui fallimento dello Stato. Il centro sportivo riaprirà e coinvolgeremo le Fiamme oro»

La presidente ha deciso di tenere in un istituto tecnico il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza

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«Non devono esistere zone franche»

«Siamo qui per esprimere la solidarietà alle vittime innocenti di un atto disumato di un crimine disumano che ha scioccati tutti» ma soprattutto per manifestare «la presenza serie, autorevole, costante dello Stato». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni a Caivano. «Il messaggio principale - ha detto in un altro passaggio - che noi vogliamo dare è che non devono esistere zone franche ed è un messaggio che noi diamo qui ma il Parco Verde di Caivano non è l'unico territorio che versa in queste condizioni: sono molti i territori che versano in queste e il messaggio è rivolto alle tante Caivano d'Italia».

«Rafforzare le norme contro la dispersione scolastica»

«Cerchiamo di dare risposte anche in termini di educazione. Ci sono norme importanti sul tema della dispersione scolastica, ma per combatterla vanno rafforzate. È previsto l'obbligo ma le sanzioni per quelle famiglie che decidono di non mandare i figli a scuola non sono sufficienti». Lo dice Giorgia Meloni a Caivano.

«Questo territorio sarà radicalmente bonificato»

«Questo territorio sarà radicalmente bonificato. Presto vedrete i frutti» di questa azione. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni a Caivano. «Partendo da questo territorio che oggi è conosciuto per le sue problematiche - ha aggiunto - l'obiettivo è che domani sia un modello: da problema a esempio. E questo è l'obiettivo del governo con la collaborazione di tutte le istituzioni. Le direttrici della nostra azione si basano sulla fermezza dello Stato contro la criminalità, la droga».

«Oggi condanniamo un episodio barbaro. Qui lo Stato ha fallito»

«Se siamo qui oggi a condannare un episodio barbaro come quello che condanniamo vuol dire che qui si è consumato uno fallimento da parte dello Stato, nonostante gli sforzi che sono stati fatti. Lo Stato giusto ha prima di tutto il dovere di difendere i più deboli e i minori sono i principali fra questi soggetti. Il numero delle persone coinvolte nel duplice stupro alimenta il terrore che episodi del genere siano di più di quelli che emergono». Lo dice Giorgia Meloni a Caivano.

Riapertura del centro sportivo di Caivano nella primavera 2024

La premier ha definito il centro sportivo abbandonato dove si sono verificati gli stupri «una discarica a cielo aperto». Ha promesso che diventerà un centro polifunzionale e che verrà riqualificato e riaperto nella primavera del prossimo anno e quando sarà operativo verranno coivolti anche gli atleti delle Fiamme Oro. 

Meloni: «Qui per manifestare la presenza dello Stato»

«Siamo qui per manifestare la solidarietà a vittime innocenti» ma anche per manifestare la «presenza seria, autorevole, costante dello Stato che in territori come questo non sono stati sufficientemente percepiti e forse non sufficientemente presenti». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni a Caivano.

Meloni: «Grazie don Patriciello»

«Ringrazio il comitato dell'ordine e siucurezza che si è riunito, una presenza importante che vuole raccontare qualcosa di importante. Noi siamo venuti qui per diverse ragioni, la prima è rispondere all'invito di don Patricello un uomo straordinario, lo ringrazio per l'accoglienza e per il lavoro che fa in un territorio difficile». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nel corso di un punto stampa a Caivano.

In corso il Comitato per l'ordine e la sicurezza

È in corso, nella scuola Francesco Morano di Caivano, il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica voluta dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, arrivata nel comune alle porte di Napoli dopo la terribile vicenda degli abusi ai danni di due ragazzine di appena 11 e 12 anni. Prima di raggiungere la scuola del Parco Verde, Meloni si è intrattenuta circa 40 minuti con il parroco, Don Maurizio Patriciello, che l'aveva voluta a Caivano rivolgendole un appello. Arrivata in chiesa tra qualche contestazione, Meloni all'uscita della parrocchia è stata raggiunta da applausi. Subito dopo la riunione del comitato, la premier dovrebbe rilasciare dichiarazioni alla stampa per annunciare le misure adottate, tra queste la riapertura del centro sportivo - tra i "teatri" degli abusi balzati alle cronache- nel 2024.

Don Patriciello: «​Ho detto a Meloni che serve oscurare siti porno».

«Ho detto alla presidente del Consiglio che è necessario oscurare i siti porno». È uno degli argomenti che don Patriciello ha affrontato con Giorgia Meloni nel corso del lungo colloquio nella chiesa di San Paolo, al Parco Verde. Parlando della visita della premier, il sacerdote commenta: «Io ho osato e, grazie a Dio, c'è stata una risposta». Alla premier «abbiamo raccontato la difficile realtà del quartiere che è inserito nel contesto di Caivano, a sua volta inserito nella Terra dei fuochi».

All'incontro hanno partecipato anche altri due sacerdoti della zona: «In questa battaglia - ha detto don Patriciello - siamo tanti, forse non siamo ben organizzati ma siano tanti. La nostra battaglia non finisce mai e forse al termine della nostra vita, come San Paolo, potremo dire che abbiamo combattuto la buona battaglia».

Don Patriciello: «Il centro sportivo riaprirà nel 2024»

«Entro la primavera del 2024 il centro sportivo di Caivano», devastato dall'incuria e dai vandali, teatro delle violenze di gruppo ai danni delle due cuginette, «tornerà ad essere un centro sportivo». Lo ha detto don Maurizio Patriciello, riferendo ai giornalisti quanto a lui riferito dalla premier Giorgia Meloni nell'incontro appena conclusosi. «Mancano pochi mesi alla primavera del 2024, ma credo che manterrà la sua parola», ha aggiunto. «Meglio di così non poteva andare. Noi abbiamo un desiderio grande di applaudire ma se le promesse, come accaduto altre volte, non verranno mantenute sapremo anche fischiare».

La premier arrivata nella scuola dove si terrà il comitato per l'ordine e la sicurezza

Alcune centinaia di persone si sono radunate all'esterno dell'istituto Francesco Morano di Caivano dove è in corso la riunione del comitato per l'ordine e la sicurezza con la premier Giorgia Meloni.

La folla è in silenzio mentre la scuola è chiusa e molto presidiata dalle forze dell'ordine. Di fronte, un palazzo enorme del Parco Verde che ha 5 balconi con persone affacciate mentre le altre decine di finestre sono tutte con le tapparelle abbassate.

La visita all'istituto scolastico Francesco Morano

Tappa successiva della presidente del consiglio - accompagnata dai ministri Piantedosi, Abodi e Valditara e dal sottosegretario Mantovano - è l'istituto scolastico Francesco Morano, dove presiederà una riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica. Al termine è previsto un punto stampa. Non è escluso che la premier possa infine visitare la nuova  caserma dei carabinieri di Caivano.

Meloni a Caivano, incontro con don Patriciello

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è arrivata nella chiesa di San Paolo Apostolo, nel Parco Verde di Caivano. La premier, entrata da un ingresso laterale ed è stato accolta da un coro di persone che la acclamavano. «Giorgia, Giorgia». In chiesa ad attenderla c'erano il parroco don Maurizio Patriciello ed il vescovo di Aversa, monsignor Angelo Spinillo oltre al prefetto di Napoli, Claudio Palomba. La Meloni avrà un incontro privato con don Patriciello, prima di spostarsi nella scuola Morano. 

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A Caivano mensa scolastica per meno di tre minori su dieci

In un territorio come Caivano, dove 1 quinto della popolazione è rappresentato da bambine, bambini e adolescenti (il 20,7% pari a 7.474), solo il 17% degli alunni della scuola primaria ha accesso alla mensa scolastica e solo il 30% può frequentare il tempo pieno. La carenza o la mancanza di questi servizi contribuiscono, negli anni, all'insuccesso scolastico: guardando alla fascia 25-49 anni, solo il 38,4% si attesta al diploma di scuola superiore, contro una media nazionale del 46,6%, mentre chi va oltre e si laurea è il 9,3%, la metà della media nazionale (18,6%) e una percentuale molto inferiore rispetto a quella del territorio provinciale (15,6%).

Nella fascia 15-24 anni il 54,8% studia (meno della media nazionale pari 62,3%), il 14,5% è occupato (media Italia 20%), poco meno di 1 su 3 ingrossa le fila dei NEET (30,7%). «Sono purtroppo molte nel nostro Paese le «periferie dei bambini» dove si concentrano tutti i fattori di svantaggio. È da questi luoghi che occorre partire per costruire una rete di protezione educativa all'altezza delle necessità. Per questo motivo, Save the Children con Raffaela Milano, Direttrice dei programmi Italia-Europa di Save the Children, chiede la realizzazione di «aree ad alta densità educativa», con un investimento straordinario - a valere sul PNRR - finalizzato a dotare questi quartieri di asili nido, scuole a tempo pieno, mense gratuite, spazi per lo sport e il gioco.

 

«Aspettiamo solo un po' di normalità»

«Sono 35 anni che aspettiamo. Di promesse tante, fatti pochi. Ma anche questa volta vogliamo sperare». A parlare è una delle poche persone presenti davanti alla chiesa di San Paolo Apostolo, al Parco Verde di Caivano in attesa dell'arrivo di Giorgia Meloni. «Io abito al sesto piano - aggiunge - e per anni sul letto aveva un foglio di plastica perché scorreva acqua dal solaio. Per quattro anni sono stata senza ascensore. Mi chiedo? È possibile vivere così ». Insomma in questo quartiere il sogno ricorrente è quello della normalità, dove per «deve essere normale che una bambina esca di casa senza correre dei rischi». «Se non è possibile risolvere questi problemi - conclude - è meglio demolirlo questo quartiere. Ma qualcuno lo dica con chiarezza».

Parco Verde blindato dall'alba

È blindato dall'alba il Parco Verde di Caivano. Le strade del quartiere sono state transennate e gli accessi al quartiere sono presidiate da decine di uomini delle forze dell'ordine. La Meloni si recherà alla scuola Morano, al suo arrivo sarà accolta, tra gli altri, da don Maurizio Patriciello che, dopo la vicenda delle violenze ai danni delle due cuginette, aveva rivolto l'invito alla premier; invito subito accolto. Al momento c'è poca gente per le strade che sono state in mattinata pulite.

Caivano, alto tasso di abbandono scolastico: 44% (la media nazionale è il 18%)

A Caivano,  la scuola fa la sua parte per cercare di strapparli dalla strada e dalla rete attrattiva della camorra. Ma potrebbe non bastare, senza un significativo sostegno dello Stato e delle Amministrazioni locali. Da un'indagine di Tuttoscuola è emerso l'alto tasso di abbandono scolastico che da anni caratterizza i tre istituti statali di II grado, uno scientifico, un alberghiero e un tecnico che hanno registrato una percentuale media di dispersione molto elevata, con un picco del 44% nel 2017-18. Quest'anno ha raggiunto - secondo le elaborazioni di Tuttoscuola - il 33,6%, una percentuale paurosamente lontana dalla media nazionale del 18,6% di questo settore scolastico statale.

Cinque anni fa sono partiti al primo anno di questi tre istituti complessivamente 494 studenti; nell'anno scolastico che si è chiuso due mesi fa risultavano iscritti al quinto anno solo in 328: 166 mancavano all'appello, alcuni di loro probabilmente attratti dai guadagni facili offerti dalla malavita.

A Caivano non sono presenti scuole secondarie superiori paritarie. Il comune non è toccato quindi neanche dal fenomeno dei cosiddetti «diplomifici», pur essendo all'interno del territorio - nella città metropolitana di Napoli, escluso il capoluogo - che ospita il 50 per cento dei sospetti diplomifici di tutto il paese, come emerso dal recente dossier di Tuttoscuola sui «diplomi facili». 

La scelta di visitare una scuola

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni alle 12 sarà in visita in un istituto tecnico, l'Istituto Superiore «Francesco Morano», al Parco Verde.

Oggi la premier Giorgia Meloni visita il Parco verde di Caivano, a nord dell'area metropolitana di Napoli, il comune dove sono stati scoperti abusi sessuali prolungati su due adolescenti di 10 e 12 anni. La notizia dei ripetuti stupri sulle due cuginette è stata diffusa lo scorso 25 agosto dal quotidiano Il Mattino che ha intervistato anche le famiglie delle vittime dopo l'allontamento disposto dalla magistratura,

Era stata la mamma di una delle due a lanciare un appello alla Presidente del consiglio per chiederle di poter andare via dalla periferia, dal degrado che caratterizza Caivano che è anche un'importante piazza di spaccio di droga.

Tra gli indagati per le violenze sessuali ci sono coetanei delle vittime, ragazzini minorenni. Alcuni di loro sono figli o parenti di boss della camorra. La denuncia degli stupri ha scatenato un clima di pesanti minacce e ritorsioni a Caivano. 


Ultimo aggiornamento: Venerdì 1 Settembre 2023, 00:03
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