Giampaolo Amato, ex medico della Virtus arrestato per l'omicidio della moglie: «Uccisa per stare con l'amante». Indagato anche per la morte della suocera

Il movente dell'omicidio di Isabella Linsalata è «di tipo innanzitutto sentimentale, senza tuttavia potersi neppure escludere l'incidenza di spinte di tipo economico», è la motivazione a cui è arrivato il Gip Claudio Paris

Ex medico della Virtus arrestato per l'omicidio della moglie: «Uccisa per stare con l'amante» Indagato anche per la morte della suocera

di Redazione web

Giampaolo Amato, oculista di Bologna ed ex medico della Virtus, dallo scorso sabato si trova in carcere con l'accusa di aver ucciso la moglie, Isabella Linsalata, anche lei medico, somministrandole un mix di benzodiazepine e sevoflurano. Avvelenata utilizzando i farmaci anestetici a uso ospedaliero. La morte della donna risale al 31 ottobre 2021, quando è stata trovata senza vita in casa proprio dal marito. 

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Giampaolo Amato, ex medico della Virtus Bologna arrestato per l'omicidio della moglie: uccisa con un mix di farmaci

Il movente: «Inconfessabile desiderio»

 

Il movente dell'omicidio di Isabella Linsalata è «di tipo innanzitutto sentimentale, senza tuttavia potersi neppure escludere l'incidenza di spinte di tipo economico», è la motivazione a cui è arrivato il Gip Claudio Paris, che ha disposto il carcere per il medico bolognese di 64 anni. Il Gip ricostruisce la relazione extraconiugale dell'indagato con una giovane e conclude che è «senz'altro questo inconfessabile desiderio», lasciare la moglie per un'altra, «che lo ha spinto a cagionarne volontariamente la morte». La relazione tra Amato e l'altra donna, più giovane, era cominciata nel 2018 ma nell'ultimo periodo prima dell'omicidio la coppia si era riavvicinata: sarebbe stata anche la sua «incapacità di prendere una decisione definitiva» a far premeditare il gesto. Il giudice scrive: «Ha agito perché ossessionato dall’impossibilità di vivere liberamente la propria storia d’amore con la giovane amante, ostacolato com’era dal suo matrimonio con la non più giovane moglie».

Le tisane "troppo amare"

 

Il sospetto dei figli e della sorella di Isabella è che quella che le è stata letale non sia stata la prima volta che il marito provava ad avvelenare la moglie.

Già nel 2019, scrive il Corriere della Sera, proprio nella fase più burrascosa della crisi matrimoniale, la dottoressa aveva accusato dei malesseri che la portarono in uno stato di intontimento. Fu la stessa Isabella a confessare alle amiche e alla sorella di sospettare che il marito stesse tentando di avvelenarla con delle "tisane troppo amare" che le portava la sera prima di dormire. 

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Il terribile sospetto

 

Il medico bolognese ora risulta indagato - scrive sempre il Corriere - anche per la morte della suocera, avvenuta nel sonno appena venti giorni prima di quella della moglie. Anche lei risultata positiva alle benzodiazepine e al sevoflurano, ma non è ancora chiaro in questa fase delle indagini se possano averle cagionato la morte o fossero stati assunti dietro prescrizione.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 12 Aprile 2023, 14:04
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